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Pendolari: ”La nostra protesta non si ferma”
Prosegue la mobilitazione del Comitato per scongiurare il rischio di vedere una stazione da poco rimessa a nuovo diventare terra di nessuno, senza la possibilità di avere un punto di riferimento o informazioni
Prosegue la mobilitazione del Comitato per scongiurare il rischio di vedere una stazione da poco rimessa a nuovo diventare terra di nessuno, senza la possibilità di avere un punto di riferimento o informazioni
OVADA – Aprire un ulteriore canale di dialogo con le Ferrovie. E’ questo l’ultimo tentativo del Comitato Trasporti Valli Orba e Stura dopo la comunicazione dell’imminente chiusura della biglietteria. Il rischio è quello di vedere una stazione da poco rimessa a nuovo diventare terra di nessuno, senza la possibilità di avere un punto di riferimento o informazioni. «La raccolta firme – spiega Alessandra Rapetti, portavoce dell’associazione – non si ferma. Ne abbiamo raccolto quasi 1.700 e mancano ancora alcuni fogli distribuiti nei comuni. C’è chi si sta occupando di portare tutto il materiale in formato digitale per poi inviarlo». Il tempo stringe dato che dovrebbe essere giugno la scadenza naturale con l’unica addetta rimasta destinata alla pensione. Con Ovada chiuderebbe l’ultimo presidio rimasto sull’Acqui – Genova. Nel frattempo sono previste modifiche alla circolazione dalle 14.00 di sabato 25 fino alle 24.00 del giorno successivo. In particolare nella giornata di sabato, dopo il passaggio del regionale da Acqui delle 12.17 e di quello da Brignole delle 13.12 tutti i treni saranno cancellati. Tra le stazioni di Ovada e Genova il trasporto sarà assicurato con bus sostitutivi. Le stazione di Borzoli, Costa di Sestri, Granara, Acquasanta e Mele saranno raggiungibili sono con mezzi AMT e ATP.