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Tassa rifiuti: caccia ai furbi del 2013
In partenza i ruoli verso quasi 600 contribuenti che hanno ignorato i precedenti solleciti. La cifra da recuperare supera i 200 mila euro
In partenza i ruoli verso quasi 600 contribuenti che hanno ignorato i precedenti solleciti. La cifra da recuperare supera i 200 mila euro
OVADA – E’ ben deciso a ottenere ciò che gli spetta il comune di Ovada che l’altro giorno ha pubblicato sull’albo pretorio i ruoli per la riscossione coattiva della Tassa Rifiuti non pagata nel 2013 e soggetta al regime tariffario andato in soffitta con l’inizio del 2019. Nelle prossime settimane saranno quasi 600 i contribuenti che si vedranno arrivare, dall’Agenzia delle Entrate la cartella esattoriale riferita alla loro ssituazione. La cifra da recuperare ammonta a 237.792 euro. Sui circa 7 mila contribuenti del comune di Ovada la parte più consistente dei furbetti è situata in provincia di Alessandria, al secondo posto i genovesi, a seguire piccole somme che dovranno arrivare da altre regioni italiane. Per il Comune di Ovada l’emissione dei ruoli è stato un atto dovuto dopo gli avvisi inviati a suo tempo. “Chi all’epoca si era solo dimenticato – fa notare Mauro Grosso, responsabile dell’Ufficio Tributi di Palazzo Delfino – ha avuto tempo per mettere in regola la sua posizione: sono stati inviati prima gli avvisi di pagamento, poi i solleciti con raccomandata, infine le notifiche di accertamento”. Da verificare quanto sarà il frutto di questa ricerca. Dopodichè si proseguirà con gli anni posteriori al 2013.