Scavi di Bano: fondi per la manutenzione e una mostra con i reperti
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
1 Maggio 2019
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Scavi di Bano: fondi per la manutenzione e una mostra con i reperti

Il Consiglio comunale di Tagliolo Monferrato ha dato il via libera per i lavori di sistemazione. Ora l'obiettivo del Comune è di allestire una mostra temporanea di lunga durata

Il Consiglio comunale di Tagliolo Monferrato ha dato il via libera per i lavori di sistemazione. Ora l'obiettivo del Comune è di allestire una mostra temporanea di lunga durata

TAGLIOLO MONFERRATO – Guarda al futuro dell’area archeologica di Bano il Comune di Tagliolo Monferrato, e non solo per i 6 mila euro stanziati in vista dell’imminente intervento di sistemazione. Il semaforo verde è arrivato durante l’ultima seduta del consiglio comunale, in cui si è discusso dei lavori di sistemazione del sito. Nel 2011 a questo proposito, l’associazione  Amici della Colma aveva organizzato una petizione per chiedere la ripresa degli scavi e per evitare così l’abbandono. L’obiettivo ora è quello di aggiungere un ulteriore tassello al mosaico realizzato dall’ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, che nello scorso autunno ha dato il via libera alla manutenzione straordinaria della zona. «In questo modo – spiega il sindaco di Tagliolo, Giorgio Marenco – andremo a mantenere l’impegno preso con il proprietario degli scavi, che nel frattempo ha concluso le operazioni». Nello specifico si andrà a rassettare il terreno adiacente allo spazio privato, così garantire il ripristino completo ed evitare possibili infiltrazioni d’acqua. Il cantiere, che sarà aperto nei pressi dei resti dell’antico monastero cistercense risalente al XII secolo, dovrebbe durare pochi giorni. Ma negli uffici di via Roma lo sguardo è rivolto già ai prossimi mesi, quando si proverà a concretizzare un progetto culturale discusso da tempo. «Ci piacerebbe allestire una mostra temporanea di lunga durata – prosegue il primo cittadino – nel centro storico del paese con alcuni reperti particolarmente significativi dell’area archeologica di Bano». Accantonata l’idea (e speranza) di realizzare un museo permanente, restano da definire solo i tempi. I prossimi mesi saranno decisivi in tal senso, anche se di sicuro si arriverà al 2020. Nessun problema per i locali, che sarebbero già stati individuati. «I buoni rapporti con la Soprintendenza, che ci ha dato l’ok per i lavori – conclude Marenco – rappresentano un buon punto di partenza».
 
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