Vinitaly: il Dolcetto si presenta tra annate recenti e passate
Home
Redazione - redazione@ovadese.it  
10 Aprile 2019
ore
00:00 Logo Newsguard

Vinitaly: il Dolcetto si presenta tra annate recenti e passate

Tanti appassionati per la "degustazione narrata" in scena nel pomeriggio di ieri allo stand della Regione Piemonte. L'occasione per riaffermare la duttilità del vino e assaggiare le bottiglie di qualche anno fa

Tanti appassionati per la "degustazione narrata" in scena nel pomeriggio di ieri allo stand della Regione Piemonte. L'occasione per riaffermare la duttilità del vino e assaggiare le bottiglie di qualche anno fa

OVADA – Un punto di partenza ma un grande successo. Si è presentato così il Dolcetto delle nostre colline alla ribalta del Vinitaly 2019. Nella giornata di ieri, all’interno dello spazio a disposizione della Regione Piemonte, è andata in scena la parte più consistente delle iniziative di promozione connesse all’anno del Dolcetto da poco proclamato. In prima linea la nuova generazione di produttori di Dolcetto e Ovada, l’espressione più nobile dei nostri vigneti, finalmente uniti per riaffermare il valore del vitigno. Momento clou la degustazione narrata andata in scena nel primo pomeriggio con la conduzione di Fede & Tinto di Decanter e in collaborazione con i Sommelier AIS Piemonte e la presenza di Mario Arosio e Italo Danielli, rispettivamente presidenti dell’Enoteca Regionale e del Consorzio dell’Ovada docg che hanno collaborato all’organizzazione dell’iniziativa. “I produttori dell’Ovadese, la zona più vocata per i vini Dolcetto “di struttura” – afferma Daniele Oddone, Vicepresidente del  Consorzio – negli ultimi decenni hanno privilegiato una produzione con vendita a breve termine, a pochi mesi dalla vendemmia. Ma il vitigno Dolcetto ha caratteristiche tali da poter produrre vini eccellenti e longevi”. Per dare forza a questo concetto è stato organizzato un viaggio nel tempo nell’arco di tre decenni, degustando le produzioni più recenti datate 2017 e 2016, passando per agli anni 2011 e 2004, fino a bottiglie datate 1998 e 1991.  “Abbiamo unito le forze e gli sforzi -il vitigno Dolcetto non è semplice da coltivare – conclude Oddone – e ne abbiamo fatto un grande vino, ricco di piacevoli sorprese”. Attualmente l’Ovada DOCG viene prodotto in 100.000 bottiglie, in crescita nell’ultimo biennio con percentuali superiori al 20%.  La distribuzione è 90 % in Italia e 10% all’Estero. Gli ettari vitati complessivi sono 110.  Sono circa 50 le aziende produttrici

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione