Saamo: sciopero e presidio degli autisti in piazza XX
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Redazione - redazione@ovadese.it  
9 Aprile 2019
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Saamo: sciopero e presidio degli autisti in piazza XX

E' la prima volta che incrociano le braccia i lavoratori dell'azienda di trasporto. Sullo sfondo la rottura totale tra sindacati e comuni a proposito dell'accordo di tutela

E' la prima volta che incrociano le braccia i lavoratori dell'azienda di trasporto. Sullo sfondo la rottura totale tra sindacati e comuni a proposito dell'accordo di tutela

 L’avevano promesso e lo faranno. I lavoratori di Saamo, società di trasporto pubblico dei Comuni dell’Ovadese, faranno sciopero domani, mercoledì 10 aprile, dalle 10.00 alle 14.00. L’ha annunciato qualche giorno fa la Filt Cgil, che con Fit Cisl ed Rsu segue le trattative con proprietà e amministratore unico, Gianpiero Sciutto. L’incontro avuto nei giorni scorsi in prefettura non è servito a smorzare le tensioni né a far trovare un punto d’incontro tra le parti, coi sindacati che da tempo chiedevano ai sindaci di sottoscrivere un documento in cui avevano elencato una serie di garanzie per i dipendenti nel caso in cui si andasse alla vendita della società, e i primi cittadini che ne hanno presentato un altro, «una mediazione tra richieste dei sindacati e quanto recepibile da noi – hanno spiegato – che non è stata considerata sufficiente». Così, i lavoratori incroceranno le braccia per quattro ore. E si vedrà se ci sarà qualche sit in, considerato che sarà giorno di mercato, occasione di grande visibilità. «Valuteremo – dice Giancarlo Topino, Filt Cgil -. Sono arrabbiato: il nostro documento era stato firmato senza problemi nel Casalese e nel Novese per situazioni analoghe. Qui ci è stato sottoposto un altro testo che non possiamo accettare e troviamo vergognoso questo atteggiamento verso un gruppo di lavoratori che si è dimostrato responsabile».

Che lo scenario si stesse rapidamente deteriorando era apparso chiaro nelle ultime settimane. Il sindacato, nonostante le rassicurazioni, parla di gestione fallimentare ed è convinto che il disegno occulto sia la vendita dell’azienda di trasporto. Ma i sindaci, in una nota, spiegano: «Il nostro documento, pur non accogliendo per intero le richieste, rappresentava l’impegno che può assumersi la proprietà per le competenze che le spettano, in particolare per le garanzie occupazionali. Con concretezza e semplicità, noi sindaci non sosteniamo impegni su cui di fatto non abbiamo potestà. Altri su cui invece c’è chiara e diretta determinabilità, sono stati sottoscritti. Per ciò che attiene la gestione fallimentare, riteniamo ingeneroso liquidare così l’operato di Gianpiero Sciutto (attuale amministratore unico ndr). Con il trasferimento della sede dalla Rebba a via Rocca, riteniamo di aver ottenuto una considerevole liquidità, liberando un cespite su cui è possibile operare con diverse strategie che permetteranno sia di proseguire con la locazione che di vendere, con eventuale acquisto della nuova sede». Preoccupazione per le sorti di Saamo è stata espressa nel contesto dell’ultimo consiglio comunale dal capogruppo di Patto per Ovada, Giorgio Bricola.

 

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