Rifiuti: approvate le tariffe del porta a porta
Passa in consiglio la delibera connessa al regolamento che ha introdotto il "porta a porta". Vota contro "Patto per Ovada", a favore "Essere Ovada". Nei primi mesi 600 tonnellate di rifiuti in meno in discarica"
Passa in consiglio la delibera connessa al regolamento che ha introdotto il "porta a porta". Vota contro "Patto per Ovada", a favore "Essere Ovada". Nei primi mesi 600 tonnellate di rifiuti in meno in discarica"
“Le norme che regolano queste tariffe – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Giacomo Pastorino – sono stata approvate un paio di settimane fa. Viviamo un momento di cambiamenti. Dobbiamo prendere atto, piaccia o non piaccia, che il passato non può tornare. Nel bacino Econet 24 comuni sono già partiti. E’ stato un atto di coraggio partire dal subito e provare a dare una risposta concreta ai cittadini. Stiamo parlando di una previsione, febbraio del prossimo anno ci dirà quanto è stata azzeccata. La legge chiede di coprire l’intero ammontare dei costi. Econet è società pubblica, ciò significa che gli eventuali vantaggi andranno in termini di miglioramenti alle tariffe per i cittadini”. “Abbiamo lavorato tutti assieme per capire cosa sta succedendo – ha ribattuto Giorgio Bricola, Patto per Ovada – Negli incontri che abbiamo fatto sono emersi due punti interrogativi: è stato detto che non c’è aumento rispetto alla tariffa 2015. Ma abbiamo verificato che nei costi ci sono 300 mila euro di differenza ogni anno. E questo la dice lunga. Il ragionamento non è stato approfondito. Ci sono poi alcune anomalie rispetto al progetto. La variabile del 30% sui costi variabile è un’incognita pur in presenza di un impegno a non aumentare le tariffe. E poi c’è il nodo delle famiglie numerose che rischiano di pagare un sacco di soldi”.
“Siamo di fronte a una svolta – è intervenuto Mauro Rasore (Essere Ovada) – Questo cambiamento di tariffazione potrebbe non portare a un aumento complessivo ma non puoi essere sicuro che all’interno non ci siano differenze. La famiglia numerosa che paga tantissimo è la stessa ingiustizia dell’anziano solo che col vecchio sistema pagava un sacco di soldi. I cambiamenti radicali sono così: qualcuno può rimetterci. Non si può rimanere immobili. Poi nel tempo le cose potranno ribilanciarsi”. “La storia di questo territorio – ha replicato il sindaco Paolo Lantero – ci parla perlopiù di persone anziane sole. L’analisi dei costi mette in mostra la qestione molto complessa di coniugare il pagamento del giusto con la necessità di tutelare alcune condizioni di oggettiva debolezza. E’ molto difficile capire cosa succederà. Non ho mai detto che non pagheremo di più. Ho sempre detto che non sarebbero diminuite le tariffe. Chi ha case grande pagherà un po’ meno. Chi ha case piccole e famiglie numerose probabilmente pagheranno di più. Gli investimenti pesano sulla parte fissa che col tempo potrà essere ridotta. I primi vantaggi, cautamente, potrebbero vedersi dopo tre anni”.