Olga d’Eramo: un anno da paziente a Ovada tra cure e tanti progetti
Home
Redazione - redazione@alessandrianews.it  
9 Marzo 2019
ore
00:00 Logo Newsguard

Olga d’Eramo: un anno da paziente a Ovada tra cure e tanti progetti

La paziente, arrivata in fin di vita a Pronto Soccorso per un' emorragia cerebrale nella notte fra il 28 febbraio e il 1° marzo del 2018, ha voluto festeggiare con medici, infermieri, operatori sanitari il primo anno della sua rinascita.

La paziente, arrivata in fin di vita a Pronto Soccorso per un' emorragia cerebrale nella notte fra il 28 febbraio e il 1° marzo del 2018, ha voluto festeggiare con medici, infermieri, operatori sanitari il primo anno della sua rinascita.

OVADA – Amore, comprensione, sostegno: questo è ciò che ha trovato Olga D’Eramo nel personale dell’ospedale civile di Ovada. E con medici, infermieri, operatori sanitari ha voluto festeggiare il primo anno della sua rinascita. Arrivata in fin di vita a Pronto Soccorso  per un’ emorragia cerebrale nella notte fra il 28 febbraio e il 1° marzo del 2018, ad Olga erano stati diagnosticati tre ospiti indesiderati alla testa a causa dei quali l’aspettativa di vita sarebbe stata al massimo di due mesi. “Considerata da loro una forza della natura – racconta Olga, volto sorridente fra i capelli viola – hanno creduto e avuto fiducia nel mio potenziale di ripresa. Mi hanno teso la mano ed accompagnata quando mi sembrava di non avere più una strada davanti a me, sopportando il mio carattere, alla volte, troppo esuberante”. Un anno, anche se difficile, coronato da momenti di grande soddisfazione: la laurea, conseguita in Ospedale ad aprile, con una commissione arrivata appositamente da Roma, e la conseguente iscrizione, un paio di mesi fa, alla specialistica dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno per continuare un percorso che Olga sente già suo: “processi cognitivi e tecnologie, tecnologie di supporto clinico alle persone”. Fra i progetti futuri anche l’idea del volontariato alla Fondazione  Cigno ONLUS, mentre al momento si gode i momenti di condivisione e amicizia ai motoraduni (Olga e il marito Marco sono due bikers) arrivandoci, per ora, in auto nell’attesa di poter risalire sull’ amata Harley.

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione