Rifiuti: in vigore il regolamento. Ma per le tariffe c’è da aspettare
Il consiglio comunale di Ovada ha approvato, nella seduta di martedì scorso, il nuovo regolamento, basato sulla bozza già varata nel 2017 dai sindaci del Consorzio Servizi Rifiuti dellOvadese, Novese e Tortonese
Il consiglio comunale di Ovada ha approvato, nella seduta di martedì scorso, il nuovo regolamento, basato sulla bozza già varata nel 2017 dai sindaci del Consorzio Servizi Rifiuti dell?Ovadese, Novese e Tortonese
OVADA – C’è un dato che, andando oltre ai conferimenti dei primi mesi, indicherebbe il buon lavoro fatto dagli ovadesi nel passaggio dal vecchio metodo di raccolta dei rifiuti all’attuale porta a porta: sul quantitativo totale della differenziata prodotta, solo l’1.5% si rivela in realtà materiale destinato alla discarica. Nel frattempo il consiglio comunale ha approvato, nella seduta di martedì scorso, il nuovo regolamento, basato sulla bozza già varata nel 2017 dai sindaci del Consorzio Servizi Rifiuti dell’Ovadese, Novese e Tortonese. Di fatto questo provvedimento manda in pensione la vecchia Tari per passare alla tariffazione puntuale basata sull’indifferenziato prodotto da utente domestiche e aziende. Il documento è passato con il parere contrario di “Patto per Ovada” e Movimento Cinque Stelle, il voto favorevole di “Essere Ovada”.
“Qui non siamo di fronte a una tariffa puntuale – ha attaccato dai banchi dell’opposizione Emilio Braini (M5S) – ma a una tassa mascherata che andrà a colpire soprattutto chi ha in carico appartamenti vuoti o parzialmente utilizzati. Ed invece il parametro da prendere in considerazione dovrebbe essere esclusivamente quello dei rifiuti prodotti”. Dito puntato anche contro la mancata presentazione del piano tariffario connesso al nuovo metodo. “Non è possibile – ha proseguito Braini, riferendosi a Econet – che un’azienda seria non sappia quali costi sta affrontando”. “Non si dica – ha rincarato la dose Giorgio Bricola, Patto per Ovada – che il nostro gruppo è contro la differenziata. Spiace però constatare che la scelta sul metodo venga da lontano e che l’Ovadese l’abbia subita come in altre situazioni”. “La partenza del nuovo metodo – ha replicato il sindaco Paolo Lantero – era un atto pressoché dovuto rispetto agli aumenti previsti per il conferimento dei rifiuti in discarica. L’Ovadese non ha subito niente. Infatti il nostro territorio è partito, altri no. Calare un metodo su un territorio significa andare incontro a un periodo di transizione e aggiustamenti. E’ l’impegno che ci siamo presi. In campagna elettorale ognuno fa il suo gioco. Anche io dai banchi dell’opposizione mi divertirei. Il futuro è quello di un unico ambito provinciale come scritto nella legge della Regione che ha già sollecitato in questo senso”.