Rifiuti: Econet al lavoro sulle tariffe per la differenziata
Saranno al vaglio dei consigli comunali dei singoli paesi entro poche settimane i piani tariffari connessi al nuovo metodo di raccolta porta a porta della spazzatura
Saranno al vaglio dei consigli comunali dei singoli paesi entro poche settimane i piani tariffari connessi al nuovo metodo di raccolta porta a porta della spazzatura
OVADA – E’ stato uno dei primi temi affrontati durante il ciclo di incontri organizzato dal Comune di Ovada – in collaborazione con Econet – presso la Loggia di San Sebastiano, anche se spesso le risposte ricevute non hanno convinto appieno i cittadini. Ad ogni modo saranno al vaglio dei consigli comunali dei singoli paesi entro poche settimane i piani tariffari connessi al nuovo metodo di raccolta “porta a porta” della spazzatura. E se da un lato ci sono dati incoraggianti sul nuovo sistema (il 64% riferito alla sola Ovada non ha precedenti nel recente passato), a fare da contraltare restano alcune lamentele da parte dei cittadini e l’aumento dei rifiuti abbandonati a bordo strada. Su questo – e sulle tariffe da applicare – stanno lavorando a ritmo sostenuto i tecnici di Econet che partono dall’analisi di quanto avvenuto in questi mesi. Molti però temono che il nuovo servizio porta a porta costerà, alla fine, più che in passato.
“Resta molto lavoro da fare – spiega il sindaco di Ovada, Paolo Lantero – per mettere a punto perfettamente il servizio, per tararlo alle esigenze del nostro territorio, per correggere gli aspetti di criticità che ovviamente (come altrove) sono emersi o emergeranno. Dobbiamo però avere ben chiaro che, indipendentemente dalla scelta del modello di servizio, la situazione che esisteva fino a ieri era del tutto insostenibile nel tempo e sarebbe comunque cambiata. Nel giro di poche settimane la percentuale di differenziata è salita tantissimo. Purtroppo, come era prevedibile e previsto, sono aumentati anche gli abbandoni di rifiuti sia lungo le vie della città che in alcune zone periferiche. Ad oggi si tratta di un fenomeno relativamente contenuto, con percentuali analoghe a quelle registrate in altre realtà italiane”. La “produzione” di rifiuto indifferenziato, proiettata su base annua è scesa (per ogni ovadese) da 254 a 150 chili. La polemica ha avuto anche un risvolto politico. Sempre la scorsa settimana è arrivata la presa di posizione del Movimento Cinque Stelle di Ovada che ha giudicato insufficienti i risultati ottenuti sin qui. “L’amministrazione non sembra che si sia spesa molto per raggiungere il risultato, a parte qualche serata informativa lasciata al Sindaco per il resto è mancato un dialogo più ravvicinato e continuo con i cittadini. La Giunta di Ovada ha ancora una volta dimostrato la propria mancanza di polso nel prendere le decisioni necessarie”.