Vedrai: vent’anni di lavori per abbattere la disabilità
Il bilancio operativo recente di Vedrai è stato pubblicato la scorsa settimana nel terzo numero della newsletter dellassociazione che, con le sue attività, ha permesso alle persone assistite di raccontare le loro esperienze.
Il bilancio operativo recente di Vedrai è stato pubblicato la scorsa settimana nel terzo numero della newsletter dell?associazione che, con le sue attività, ha permesso alle persone assistite di raccontare le loro esperienze.
OVADA – Sono passati più di vent’anni dalla realizzazione dei primi ipertesti, nel 1997, presso la scuola media Pertini di Ovada. Quel risultato diede un grande impulso alla creazione del software “Quaderno multimediale” ancora oggi molto utilizzato dai volontari di “Vedrai”, l’associazione che attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie mira a abbattere le barriere erette da disabilità gravi di diversa natura. Il bilancio operativo recente di Vedrai è stato pubblicato la scorsa settimana nel terzo numero della newsletter dell’associazione. “Ancora oggi – spiegano i volontari – il quaderno multimediale è lo strumento più utilizzato dai ragazzi che frequentano i nostri laboratori. Nel 2008 si realizzò l’attuale software pensato soprattutto per chi non può utilizzare l’alfabeto né per scrivere né per leggere. E’ sorprendente notare come sia rimasto attuale nonostante i grandi cambiamenti cui sono soggetti i supporti informatici”.
Da quel giorno sono nati decine di lavori, che hanno permesso alle persone assistite di raccontare le loro esperienze, condividerle all’esterno, andare avanti con il loro apprendimento. “Stiamo realizzando – proseguono dall’associazione – un catalogo di tutti i quaderni realizzati dal 1997 in poi”. I progetti più recenti dell’associazione hanno portato alla realizzazione dei blog personali di Cinzia, Giuseppe, Ramona, Ettore e Mattia che nell’ambito di “Tic e comunicazione per le persone con disabilità”, hanno scritto diversi articoli e usato foto riguardanti i propri interessi: lavoro, teatro, comunicazione e soprattutto biografie. Il progetto, realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, si è rivelato utile per una comunicazione più approfondita e ampia rispetto ai messaggi più sintetici di norma scambiati attraverso i social. Tra le attività portate avanti dei volontari c’è anche il laboratorio della Valle Stura, giunto al suo terzo anno di attività. Per ricevere la newsletter dell’associazione è sufficiente scrivere a vedrai@vedrai.it.