Via Gramsci: il ripristino costerà un milione di euro
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
19 Gennaio 2019
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Via Gramsci: il ripristino costerà un milione di euro

Il check up dell'area sopra lo Stura ha evidenziato una situazione peggiore rispetto alle previsioni. Dalla prossima settimana senso unico alternato e stop alla circolazione pesante

Il check up dell'area sopra lo Stura ha evidenziato una situazione peggiore rispetto alle previsioni. Dalla prossima settimana senso unico alternato e stop alla circolazione pesante


 OVADA – E’ un malato grave il muraglione di via Gramsci teatro lo scorso gennaio del cedimento in prossimità dell’innesto in via Buffa che ha costretto a ridurre la superfice viabile. E’ il risultato dell’indagine geologica presenta l’altra sera in commissione lavori pubblici. Per porre rimedio sarà necessario realizzare l’opera più ingente tra quelle messe in cantiere negli ultimi decenni. L’ipotesi è quella di una palificazione in acciaio distribuita sugli oltre cento metri di lunghezza per diciassette di altezza che scarichi il peso dall’attuale muraglione a forte rischio di cedimenti. “Si tratta – hanno spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio Capello e l’ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico, Guido Chiappone – di un’ipotesi preliminare. I dettagli saranno definiti dalla progettazione che sarà affidata nei prossimi mesi a uno studio esterno. In ogni caso parliamo di un intervento molto esteso per un importo che potrà variare tra gli 800 mila e il milione di euro”. A testimonianza della precarietà della situazione anche la viabilità sarà modificata a partire dalla prossima settimana quando sarà istituito un senso unico alternato utilizzando la carreggiata più interna e distante dalla voragine e il blocco della circolazione pesante dirottata su altre direttive. “Siamo consapevoli del disagio – hanno aggiunto Capello e Chiappone – che si creerà ma riteniamo queste misure necessarie”.  L’incarico alla progettazione potrebbe richiedere qualche mese. Poi l’ulteriore procedura per l’affidamento del cantiere vero e proprio. Per questo motivo attualmente non ci si sbilancia sulla tempistica con la quale potrebbe partire la fase operativa vera e proprio. Tempo che sarà impiegato per cercare fondi in modo che tutto l’esborso non debba pesare sulle casse comunali. Si parla infatti di eventuali compartecipazioni da parte di Genio Civile e Regione chiamati in causa in considerazione dell’importanza strategica dello snodo viario. Con la presentazione del progetto è arrivata anche l’occasione per una precisazione sui tempi dell’individuazione di una soluzione. “Abbiamo preferito cogliere l’occasione per un’indagine completa dell’area. Un intervento rapido non avrebbe evidenziato questa situazione di diffuso deterioramento cui è necessario porre rimedio”.

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