Riccoboni dà il via agli scavi: il 17 novembre la ‘marcia per l’acqua’ contro la discarica
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Alessandro Francini  
24 Ottobre 2018
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Riccoboni dà il via agli scavi: il 17 novembre la ‘marcia per l’acqua’ contro la discarica

Da circa tre settimane a Sezzadio sono iniziati gli scavi per la realizzazione della discarica della ditta Riccoboni. I Comitati ambientali della Valle Bormida hanno indetto per sabato 17 novembre una manifestazione che attraverserà il paese per arrivare sino ai terreni di Cascina Borio

Da circa tre settimane a Sezzadio sono iniziati gli scavi per la realizzazione della discarica della ditta Riccoboni. I Comitati ambientali della Valle Bormida hanno indetto per sabato 17 novembre una manifestazione che attraverserà il paese per arrivare sino ai terreni di Cascina Borio

SEZZADIO – Ruspe e camion sono all’opera già da tre settimane ma i cittadini e gli agricoltori della Valle Bormida non hanno la minima intenzione di stare a guardare. Il via ai lavori sui terreni di Cascina Borio per la realizzazione della discarica di Sezzadio ha infatti dato nuova linfa alla lotta dei comitati ambientali che da ormai sette anni si oppongono al progetto della Riccoboni Holding per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi prodotti dalla ditta Grassano di Predosa, proprietà della stessa azienda con sede a Parma. Per ribadire per l’ennesima volta la propria contrarietà all’insediamento della discarica, ‘Sezzadio per l’Ambiente’, i Comitati di Base della Valle Bormida, il Comitato Agricoltori, ‘Vivere a Predosa’ e ‘No Tav-Terzo Valico’ nella mattinata di martedì 23 hanno indetto una conferenza stampa nella sala riunioni della Pro Loco di Sezzadio per annunciare la manifestazione che sabato 17 novembre partirà dal centro del paese (piazza della Libertà) per arrivare sino a Cascina Borio.

“Per il momento – spiega Vicente ‘Urbano’ Taquias, rappresentante dei Comitati di Base della Valle Bormida – il conferimento dei rifiuti a Cascina Borio non è possibile perché resta vincolato all’approvazione del progetto relativo alla nuova tangenziale richiesta da Riccoboni per il passaggio dei camion della Grassano. L’inizio dei lavori è solo un’altra manifestazione di arroganza da parte dell’azienda parmense”.

Come annunciato dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa in risposta all’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Federico Fornaro, a breve dovrebbero essere inviati a Sezzadio gli ispettori dell’Ispra che dovranno valutare l’eventuale applicazione dell’art. 191 del Trattato Europeo che regola il cosiddetto ‘principio di precauzione‘. Il ministro Costa si è anche detto dsposto ad incontrare i 32 sindaci firmatari della convenzione territoriale.

“Nessuno pensi che dopo sette anni la gente si sia stancata” dichiara Piergiorgio Camerin di ‘Sezzadio per l’Ambiente’, “il giorno dopo l’arrivo dei camion è bastato poco per radunare più di 200 persone a Cascina Borio. Gli abitanti della valle hanno recepito il pericolo che grava sul terrtorio, sulla falda acquifera sottostante e sulla salute delle prossime generazioni. Siamo convinti che una manifestazione come quella del 17 novembre sia la cosa giusta da fare. E’ importante che anche gli amministratori locali facciano sentire la loro voce, stiamo parlando di un disastro annunciato che deve essere evitato”.

Al fianco di Sezzadio per l’Ambiente, dei Comitati di Base e degli agricoltori della Valle Bormida ancora una volta si schierano compatti anche il Comitato ‘Vivere a Predosa’, il ‘Gruppo di Gavonata’ e il movimento No Tav-Terzo Valico. “Finora il sindaco di Predosa non si è schierato contro la discarica, decidendo di non firmare la convezione territoriale. Nonostante ciò voglio dire al nostro primo cittadino che continuo ad avere fiducia in lui ed in un suo ripensamento, perché il buon senso in questa triste vicenda deve prevalere” dichiara Ivano Sardi di ‘Vivere Predosa’, al quale fa eco Marco Ribaldone del ‘Gruppo di Gavonata’: “Dobbiamo radunare più gente possibile per la marcia del 17 novembre, anche con il porta a porta. Se in ognuno dei comuni della zona si riuscisse a coinvolgere anche solo il 10% dell’intera popolazione sarebbe già qualcosa di molto importante”.

Alla conferenza stampa ha partecipato anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Acqui Terme Maurizio Giannetto, che si è impegnato a “coinvolgere più gente possibile. In questo momento una nutrita adesione da parte della cittadinanza può risultare decisiva”.

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