Premio Grappa Barile: applausi per Carlin Petrini. Tanta curiosità per la nuova ”Under 40”
Come ogni anno la distilleria di Gino Barile, vulcanico 86enne che è riuscito a portare i suoi prodotti su importanti tavoli, ha aperto le sue porte a curiosi, ospiti e amici per presentare la sua "nuova" creatura: la grappa "Under 40"
Come ogni anno la distilleria di Gino Barile, vulcanico 86enne che è riuscito a portare i suoi prodotti su importanti tavoli, ha aperto le sue porte a curiosi, ospiti e amici per presentare la sua "nuova" creatura: la grappa "Under 40"
SILVANO D’ORBA – Pomeriggio di festa a Silvano d’Orba per la 23° edizione della Festa della Grappa. Come ogni anno la distilleria di Gino Barile, vulcanico ottantaseienne che è riuscito a portare i suoi prodotti su importanti tavoli – tra cui quello del G8 di Genova, nel 2001 -, ha aperto le sue porte a curiosi, ospiti e amici per presentare la sua “nuova” creatura: la grappa “Under 40”. «Questa grappa è come una bella donna – l’ha descritta il celebre giornalista e sommelier Virgilio Pronzati – che ha 40 anni ma ne dimostra 20. E che oltre alla bellezza, ha anche fascino, intelligenza e sensibilità». Si tratta di un prodotto messo in distillazione dal lontano 1976, ottenuto con continui rabbocchi e seguita con cura e pazienza. Il distillato sarà una rarità per collezionisti, visto che ne esistono solo 341 bottiglie, vendute con tanto di certificazione e con un dvd di Claudio Del Signore che ne illustra la storia, insieme a quella di Gino Barile. Tra i presenti anche il giornalista Davide Vecchi, a cui è stato consegnato il Premio Grappa Barile da Carlin Petrini, fondatore di Slow Food. Assente Gianluigi Paragone, giornalista, conduttore televisivo e scrittore, anche lui indicato tra i premiati. Tra i più applauditi della giornata c’è proprio Petrini, che ha colto l’occasione per dire la sua sul momento storico che vive l’Italia: «Tempi in cui paga essere cattivi. Se don Andrea Gallo (storico amico di Barile, ndr) fosse qui, non le manderebbe a dire a un Paese che dimentica di aver dato al mondo 60 milioni di migranti». Due targhe sono state consegnate poi a Marcello Bottaro, da sempre fornitore del catering della festa, e alla memoria di Eugenio Marchelli, collaboratore di Barile da poco scomparso.