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Otto anni di reclusione al padre che abusò del figlioletto
Il 32enne di Ovada è stato condannato in abbreviato per violenza sessuale nei confronti del figlio di 5 anni alla pena di otto anni. Era stato arrestato dopo che le telecamere nascoste avevano filmato l'abuso durante un incontro assistito
Il 32enne di Ovada è stato condannato in abbreviato per violenza sessuale nei confronti del figlio di 5 anni alla pena di otto anni. Era stato arrestato dopo che le telecamere nascoste avevano filmato l'abuso durante un incontro assistito
Il pubblico ministero, che aveva coordinato le indagini svolte dai carabinieri, aveva chiesto una pena più pesante, 22 anni. Il Gup Paolo Bargero lo ha condannato ad otto anni e il difensore, Fabio Leggiero Ravera di Genova ha già annunciato che ricorrerà in appello, dopo aver letto le motivazioni della sentenza.
Era stata la madre del bambino a denunciare gli atti di abuso nei confronti dell’unico figlio. Il piccolo aveva mimato, con i gesti, quel che accadeva durante gli incontri con il padre. “Giochi” che nascondevano, invece, abusi e violenze tra le mura domestiche. La madre con il bimbo erano stati accolti in una struttura protetta ma non vi erano elementi certi, oltre alle indicazioni che poteva dare un bambino di appena quattro anni.
Dopo una prima interruzione, i contatti tra padre e fglio erano ripresi e gli abusi erano rincominciati. Così, nel corso di un incontro protetto, prima alla presenza delle assistenti sociali, poi da soli, erano state installate telecamere che hanno dato, purtroppo, le risposte che ancora mancavano. Ed erano scattati immediatamente gli arresti.