Telecamere in cinque posizioni: ”Operative in una settimana”
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
4 Ottobre 2018
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Telecamere in cinque posizioni: ”Operative in una settimana”

Sono le quattro zone più trafficate del centro quelle scelte dal Comune di Ovada per l'installazione delle telecamere, posizionate dai tecnici della ditta Mg Telefonia di Genova, su incarico di Fastweb, nei giorni scorsi

Sono le quattro zone più trafficate del centro quelle scelte dal Comune di Ovada per l'installazione delle telecamere, posizionate dai tecnici della ditta Mg Telefonia di Genova, su incarico di Fastweb, nei giorni scorsi

OVADA – Da piazza Castello a via Voltri, passando per via Novi e corso Saracco. Sono queste le cinque zone della città scelte dal Comune di Ovada per l’installazione delle telecamere, posizionate dai tecnici della ditta Mg Telefonia di Genova, su incarico di Fastweb, proprio nei giorni scorsi. Il conto alla rovescia per l’attivazione è ormai prossimo allo zero. “Termineremo – ha spiegato l’ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico, Guido Chiappone – in una settimana”. L’azienda genovese si è aggiudicata l’incarico comunale per un corrispettivo di 37 mila euro, a fronte di un progetto che prevede la presenza di un occhio elettronico accanto all’ex edicola di piazza Castello, puntato sul ponte che scavalca l’Orba verso il quartiere Borgo e la provinciale 185 per Rocca Grimalda e Alessandria.

Le telecamere sono state piazzate anche in via Voltri, per tenere sotto controllo l’ingresso in città dal casello sull’A26, già territorio di Belforte, e dalla vicina Valle Stura; un’altra in via Novi, al di là del ponte, direzione Valle Orba (e qui farà il paio con un altro dispositivo del confinante Comune di Tagliolo); le ultime due sorveglieranno la zona all’altezza della rotonda della stazione, in fondo a corso Saracco. La prima è puntata su via Molare, che corrisponde all’ex statale 456 del Turchino, in direzione di Acqui, la seconda sulla vicina strada Rebba. Nei giorni scorsi, attraverso i social, ha esultato Angelo Priolo, promotore con il suo comitato “L’Ovada che vorrei” di una petizione che ha portato a depositare a Palazzo Delfino 533 firme. “Chi firmò la nostra petizione popolare per richiedere la video sorveglianza oggi può sentirsi un po’ orgoglioso”, ha spiegato ai membri del suo gruppo Facebook postando le foto dei lavori. 

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