La Comunità ovadese in festa per Don Benzi e Don Macciò
Home
Redazione - redazione@alessandrianews.it  
25 Settembre 2018
ore
00:00 Logo Newsguard

La Comunità ovadese in festa per Don Benzi e Don Macciò

Tanti applausi per il nuovo parroco di Ovada ed il suo vice - provenienti rispettivamente da Masone e Bubbio -accolti domenica da una Parrocchia dell'Assunta gremita

Tanti applausi per il nuovo parroco di Ovada ed il suo vice - provenienti rispettivamente da Masone e Bubbio -accolti domenica da una Parrocchia dell'Assunta gremita

OVADA – Si sono presentati alla Comunità ovadese accompagnati dal Vescovo Diocesano, Monsignor Luigi Testore, Don Maurizio Benzi (proveniente da Masone) e Don Pietro Macciò (reduce dalla chiesa di Bubbio e Vesime), rispettivamente nuovo parroco della città e vice dopo il trasferimento di Don Giorgio Santi ad Acqui Terme. Di fronte ad una Parrocchia dell’Assunta gremita per l’occasione, i due sacerdoti hanno voluto ricordare – tra gli altri – Don Giovanni Valorio e Don Rino Ottonello, colleghi che non ci sono più, oltre a Don Giorgio, Don Gianluca e Don Salman, trasferiti ad altri incarichi. “La Vostra sofferenza – ha esordito, rivolgendosi ai fedeli – si è vissuta anche a Masone”.

Il sindaco di Ovada, Paolo Lantero, presente in Parrocchia insieme a Enrico Piccardo (primo cittadino di Masone) e ai numerosi rappresentanti di associazioni di volontariato, scout, confraternite ed istituzioni, ha accolto i nuovi arrivati portando loro il saluto della città. “E’ necessario continuare – ha sottolineato – il cammino intrapreso per un lavoro in sinergia”. Anche Alessandro Bruno ha sottolineato come sia ricca la Comunità di Ovada pronta a condividere nello scambio reciproco. “Solo una settimana fa, con molta emozione – ha detto –, abbiamo salutato i sacerdoti che vi hanno preceduto e oggi ci ritroviamo nuovamente per accogliere i nuovi Pastori che la Provvidenza ha donato. I cambiamenti che stiamo vivendo indubbiamente destabilizzano e spaventano un po’, ma sono anche stimolo e crescita per tutti noi”. 

 

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione