Ponte Morandi: ovadesi e acquesi sfidano il rientro dalle ferie
La rovina, subito dopo il crollo del ponte
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
3 Settembre 2018
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Ponte Morandi: ovadesi e acquesi sfidano il rientro dalle ferie

Prima vera prova di tempi e percorrenze per i pendolari tra basso Piemonte e area genovese. Ulteriore tegola per chi viaggia in treno con biglietti "maggiorati per errore". L'autostrada chiarisce le esenzioni

Prima vera prova di tempi e percorrenze per i pendolari tra basso Piemonte e area genovese. Ulteriore tegola per chi viaggia in treno con biglietti "maggiorati per errore". L'autostrada chiarisce le esenzioni

OVADA – E’ il battesimo del fuoco, il lunedì del grande rientro al lavoro dopo le ferie estive e dopo che la tragedia del crollo del Ponte Morandi ha stravolto la prospettiva immediata dei tanti ovadesi, degli acquesi e dei residenti della Valle Stura che quotidianamente raggiungono Genova. Fiato sospeso per capire quale aggravio sui tempi di percorrenza si registreranno, quale impatto avranno sulle vite dei pendolari. Sono due nel frattempo i fronti aperti. Autostrade per l’Italia, per bocca del direttore del primo Tronco Stefano Marigliani ha chiarito il senso delle agevolazioni varate due giorni fa su A26 e A7 su invito del commissario straordinario per l’emergenza Giovanni Toti. “Chi entrerà a Ovada – spiega Marigliani – pagherà la percorrenza fino a Pra. Poi sarà esentato per il tratto tra Pegli e Genova Aereoporto. Stesso discorso per chi da Vignole viaggerà in direzione di Bolzaneto”. L’annuncio ha fatto storcere il naso a tanti automobilisti che hanno lamentato la decisione di lasciare il pagamento tra Ovada e Pra.

La vera tegola si è materializzata per quei pendolari dell’Acqui – Genova che domattina faranno il biglietto o stipuleranno il loro abbonamento mensile. “Trenitalia – spiega il presidente del comitato, Fabio Ottonello – ci ha informati che per gli abbonamenti e biglietti che saranno fatti on line o alle macchinette automatiche saranno conteggiati erroneamente i chilometri effettivi dei nuovi tragitti alternativi, con un prezzo più alto del solito perché maggiori rispetto a quelli relativi alla nostra linea. La ragione è che da lunedì i sistemi terranno conto dei percorsi alternativi che sono stati studiati per noi senza però che siano stati ancora aggiornati in modo che il prezzo rimanga invariato, ossia quello che paghiamo sempre. Lo si farà successivamente e Trenitalia ha già assicurato che rimborserà tutti coloro che avranno pagato di più. Aspettiamo in ogni caso informazioni più precise su come accedere ai rimborsi”. Fino a quando i detriti interromperanno la linea i viaggiatori saranno sul treno fino a Campo Ligure. Poi in bus fino a Pra per poi proseguire, ancora sul treno, sulla linea metropolitana. In una situazione del genere c’è chi ha pensato di organizzarsi diversamente, creando macchinate di lavoratori diretti nella stessa area del capoluogo ligure. E per coordinarsi è nato anche  “Ovada – Genova Strada Facendo” il nuovo gruppo di Facebook che vuole accorciare le distanze tra Basso Piemonte e Liguria.  Una sorta di “car pooling” interattivo, gestito direttamente dagli utenti (alla pagina sono ammessi solo profili credibili, ossia con la foto ed iscritti alla piattaforma di Mark Zuckemberg da più di sei mesi), che possono comunicare sulla bacheca condivisa i loro spostamenti (principalmente) sulla A26. “L’obiettivo resta quello di evitare di intasare ulteriormente la città – spiegano gli ideatori del gruppo -. non abbiamo la certezza che questa iniziativa possa servire, ce ne accorgeremo strada facendo”. 

Poche regole – i minori non possono richiedere passaggi, non deve essere fatta alcuna richiesta di deviazione percorso e vige il divieto assoluto di chiedere qualsivoglia compenso – che servono a disciplinare lo scambio di messaggi tra i membri, che hanno ormai superato la soglia delle 500 unità. Una soluzione inedita, quantomeno per l’Ovadese, che intende accomunare la domanda (numerosi, in tal senso, i post pubblicati da persone in partenza: “Devo raggiungere Voltri. C’è qualcuno che parte alle ore 17.00?”)  e la richiesta (“Io parto da Pra alle 18.00 e ho due posti liberi”) delle persone che, per un motivo o per l’altro, devono recarsi o tornare da Genova. 

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