Baldi: “se aumenta il traffico le nostre strade sono a rischio”
Il presidente della provincia Gianfranco Baldi lancia un appello a Liguria e Piemonte: "in caso di chiusura dell'autostrada il traffico si riverserà sulle nostre provinciali. Non facciamoci cogliere impreparati". Stimato in 50 milioni di euro il fabbisogno per la manutenzione e il consolidamento delle infrastrutture. "Per lavori urgenti i fondi sono stanziati ma da Roma non sono ancora arrivati"
Il presidente della provincia Gianfranco Baldi lancia un appello a Liguria e Piemonte: "in caso di chiusura dell'autostrada il traffico si riverserà sulle nostre provinciali. Non facciamoci cogliere impreparati". Stimato in 50 milioni di euro il fabbisogno per la manutenzione e il consolidamento delle infrastrutture. "Per lavori urgenti i fondi sono stanziati ma da Roma non sono ancora arrivati"
Lo stato di “pre allerta” lanciato da palazzo Ghilini arriva soprattutto da una considerazione: “Alessandria è il retroporto naturale di Genova. Con il crollo del ponte Morandi è inevitabile che parte del traffico, soprattutto quello dei tir, si riversi sulla nostra rete viaria”.
Già oggi, chi deve passare dal levante al ponente genovese, è indirizzato verso Novi, dove si raccordano l’autostrada A7 con la A 26.
“Quando ci sarà ghiaccio o neve, oppure in casi di incidente, l’autostrada chiude, soprattutto la A 7, che ha un percorso tortuoso. Il traffico non potrà che essere dirottato verso le nostre strade. Per questo motivo ho intenzione di proporre un incontro tra Liguria e Piemonte per chiedere che non ci lascino soli”. Baldi anticipa che la Provincia “farà la sua parte il meglio possibile, ma facciamo già fatica con le nostre risorse a garantire l’ordinario. In caso di eventi straordinari, non sparemo proprio come fare”. Alessandria intende quindi “battere cassa” a Genova e Torino. “Occorre, ad esempio, intervenire anche su una nuova cartellonistica che indichi percorsi alternativi in caso di chiusura dell’autostrada. Serve coordinamento tra le regioni e province in questo senso”. Le strade che rischiano di essere messe a dura prova sono la 35 bis, che attraversa Serravalle, Novi, Pozzolo, fino ad Alessandria; la ex statale 10 ad Alessandria e Tortona; la sp 30 della val Bormida.
“Occoreranno anche controlli più frequenti da parte delle forze dell’ordine – aggiunge il presidente – Mi auguro che Genova possa risolvere a breve tutte le criticità ma probabilmente questo non avverà prima di un anno. Non vorrei che ci si trovasse tutti impreparati”.
Intanto, nei giorni scrorsi anche la Provincia ha trasmesso al Dipartimento delle Infrastrutture i dati sullo stato di salute di circa 300 infrastrutture, ponti, sottopassi, viadotti. A richiedere una sorta di censimento era stato il ministero, tramite i dipartimenti regionali.
Fatti i conti, Baldi ha presentato una richiesta per circa cinquanta milioni di euro per gli interventi di manutenzione e consolidamento sulle infrastrutture della Provincia di Alessandria.
“Gli interventi più urgenti sulla rete viaria provinciale – precisa però il presidente della Provincia – erano già stati individuati, prima dell’iniziativa del ministero e sono già stati inseriti nell’ultimo bilancio, per sette milioni di euro, e sono finanziati con fondi regionali. Peccato però che i soldi nelle nostre casse non siano ancora arrivati, perchè manca ancora la firma del ministero“.