Dalla Regione 800 milioni di euro per le infrastutture, ma solo le “briciole” nell’alessandrino
La Regione investirà 800 milioni per le infrastrutture piemontesi. Una parte di questi rientrano nel contratto di programma Anas. Si lavora per arrivare entro il 2030 ad un unico appalto per la gran parte del sistema autostradale piemontese
La Regione investirà 800 milioni per le infrastrutture piemontesi. Una parte di questi rientrano nel contratto di programma Anas. Si lavora per arrivare entro il 2030 ad un unico appalto per la gran parte del sistema autostradale piemontese
L’assessore Balocco ha presentato nel dettaglio gli investimenti voluti da Regione Piemonte per efficientare la rete viaria, sottolineando come complessivamente si tratti di oltre 330 milioni che, da qui ai prossimi due anni, saranno attivati, attingendo a diverse fonti di finanziamento. Complessivamente, con le risorse stanziate dal precedente Governo o inserite nel Contratto di programma Anas, entro i prossimi due anni saranno 800 i milioni destinati alla manutenzione delle strade, alla realizzazione di nuovi importanti collegamenti (come la Pedemontina Masserano-Ghemme o la variante di Demonte), alla messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti (come la ss34 e la ss337).
Per Alessandria, la Regione aveva annunciato lo stanziamento di 7 milioni di euro in sei anni dal Piano Operativo delle Infrastrutture 2014-2020.
«La Regione ha fatto la sua parte per assicurare le risorse e per accelerare i tempi di approvazione e di espletamento delle procedure autorizzative – ha commentato Balocco -. Ora spetta al Governo, da una parte, ed a Province e Comuni ottimizzare i tempi per l’esecuzione degli interventi».
Sulle concessioni autostradali il presidente Chiamparino ha ricordato che «l’accordo raggiunto in sede europea aveva una serie di obiettivi condivisibili: ottenere, in cambio di miniproroghe, investimenti per 8,5 miliardi, tra i quali il completamento della A33 Asti-Cuneo (oltre alla la realizzazione della Gronda di Genova), consentire di superare il vizio di fondo dell’attuale sistema delle concessioni aggiudicate senza gare o senza gare vere, unificando nel 2030 in un unico appalto la gran parte del sistema autoatradale piemontese».
Il presidente Chiamparino ha sottolineato che «semmai il tema è quello del controllo sui concessionari. Nella vicenda di Genova è risultato evidente che la pubblica amministrazione non ha le competenze e le risorse per esercitare i necessari controlli sull’attività dei privati e come non siano adeguate le procedure».
Ha concluso il vice presidente Reschigna: «Occorre individuare un meccanismo unico che garantisca le risorse necessarie per realizzare gli investimenti, migliorando nel contempo i meccanismi di controllo sia dal punto di vista della sicurezza delle infrastrutture, sia per la garanzia del rispetto degli impegni assunti dal concessionario, nella massima trasparenza. La proposta è di affidare questo ruolo a raggruppamenti di Regioni omogenee, che a loro volta possano avvalersi delle competenze universitarie (a partire dai Politecnici), che rappresentano delle eccellenze dotate di strumenti tecnici e di professionalità adeguate».
Oltre alle risorse regionali si aggiungono
1. 144 milioni dal precedente governo direttamente alle
province in 6 anni (a gestione direttamente degli enti)
2. Interventi previsti nel contratto di servizio ANAS per
nuove opere Tra i quali
3. pedemontina Masserano Ghemme (80 miilioni da
Sblocca Italia + 124,7 da ANAS)
4. Variante di Demonte 50 milioni
5. SS337 della Valvigezzo 70 milioni
6. SS34 del lago Maggiore (oltre ai 25 milioni regionali)
35 milioni da ANAS Totale 60 miioni
7. SS28 colle di Nava interventi vari per 40 milioni (tratto
Ceva-Ormea)
8. Tangenziale di Fossano 8,6 milioni
9. Lotto 0 e 1 tangenziale Novara 96 milioni
10. 40 milioni all’anno per manutenzioni ordinarie e
straordinarie sulla rete ANAS
(nella foto d’archivio la Provinciale tra Ovada e Belforte)