“Nessuna situazione ad alto rischio, ma occorrono fondi per la manutenzione”
Al via una serie di controlli anche in Provincia per verificare la situazione delle infrastrutture. Sono circa una trentina i viadotti di grande metratura. Su alcuni sono già in corso lavori di manutenzione. Resta l'incognita del passaggio della rete viaria principale ad Anas
Al via una serie di controlli anche in Provincia per verificare la situazione delle infrastrutture. Sono circa una trentina i viadotti di grande metratura. Su alcuni sono già in corso lavori di manutenzione. Resta l'incognita del passaggio della rete viaria principale ad Anas
“Ci sono strutture che presentano carenze ma, ad oggi, dalle relazioni tecniche, non risulterebbero situazioni ad alto rischio”, dice il consigliere con delega ai lavori pubblici e viabilità Matteo Gualco.
Su alcuni punti si sta già intervenendo, su altri ci sono fondi stanziati e i lavori potrebbero partire a breve.
Particolarmente critico sembra essere il ponte sul torrente Staffora, lungo la Sp 105, a Pozzol Groppo, sul confine con la provincia di Pavia. “Il ponte è chiuso al transito di mezzi pesanti. Abbiamo stanziato 1,2 milioni di euro e i lavori di consolidamento dovrebbero partire a breve”.
In attesa di interventi è anche il ponte sul torrente Albirola ad Albera Ligure. Anche in questo caso è stata emanata una ordinanza per limitare la circolazione ai mezzi pesanti, ma il ponte, in acciaio, è passaggio obbligato per chi, da valle, deve raggiungere Cabella. Il progetto è già stato predisposto, per 750mila euro, e i lavori dovrebbero iniziare a settembre.
Ci sono lavori in corso a Tortona, sulla struttura in ingresso da Alessandria e Novi (da Rivalta) dove si è intervenuti sui pilastri ed ora sulle rampe di immissione.
Arrivano anche rassicurazioni sullo stato del ponte sulla Bormida, tra Spinetta ed Alessandria (nella foto). Il ponte è passaggio obbligato per chi deve raggiungere il capoluogo da sud (Novi e Tortona) ed è un punto critico perla viabilità. Lo stato dei piloni appare, in qualche punto, non in ottime condizioni. Tuttavia, riferisce Gualco, “era stato fatto recentemente verifica statica da parte di una ditta specializzata la quale ha rassicurato sulla solidità della struttura, in grado di sopportare pesi anche fino le 300 tonnellate. Le parti che appaiono non in buono stato sono in realtà non carrabili.”
Il ponte era stato chiuso per ben due volte, negli ultimi anni, a causa delle piene del fiume Bormida. E, proprio in quelle occasioni, era stato controllato.
“Nonostante la situazione in provincia sia sotto controllo – dice ancora l’assessore delegato – ciò non esclude che si debbano fare interventi di manutenzione. Auspichiamo che il governo metta a disposizione, come pare dalle recenti affermazioni, risorse per interventi. In caso contrario, la Provincia ha risorse limitate, come abbiamo già avuto modo di ribadire più volte”.
La Provincia, nell’ultimo bilancio, ha stanziato oltre un milione di euro per l’anno in corso e circa il doppio per l’anno 2019. Ma si tratta di fondi in parte legati all’assetto idrogeologico, a seguito degli eventi alluvionali degli scorsi anni.
Resta anche aperta la partita del passaggio della rete ad Anas che, a questo punto, resta ancora più fumosa. La ex statale 10, quella che interessa in ponte Bormida, per intenderci, è tra quelle che potrebbero passare ad Anas. Gli interventi straordinari sono quindi stati “sospesi” in attesa di definire l’eventuale passaggio. La Provincia aveva più volte espresso perplessità e non aveva ottenuto risposte, in attesa che si definisse l’accordo tra Anas e Ferrovie dello Stato.
A chiedere un confronto a livello Regionale, in vista delle probabili ripercussioni che la chiusura del nodo di Genova avrà in Provincia è il consigliere regionale Domenico Ravetti: “Ora è fondamentale un confronto operativo con Anas, Trenitalia, società di gestione dei tratti autostradali, Provincia di Alessandria, principali Comuni centri zona ed eventuali altri soggetti interessati. Tale confronto dovrebbe essere convocato dalla Regione Piemonte, in coordinamento con la Regione Liguria, con l’obiettivo di affrontare i problemi e le conseguenze che la tragedia di Genova determinerà sul traffico e sullo spostamento delle merci e delle persone nei prossimi mesi nei collegamenti tra Piemonte e Liguria”.