L’ultimo saluto ad Alessandro e Giovanna sabato ad Arquata
Arquata piange la morte di Alessandro e Giovanna, la coppia rimasta coinvolta nel crollo del ponte Morandi a Genova. E' salvo per miracolo un camionista di Carezzano. Tra i primi ad intervenire sul luogo del disastro anche gli agenti della Polstrada di Ovada. Sabato funerali di Stato e giornata di lutto nazionale
Arquata piange la morte di Alessandro e Giovanna, la coppia rimasta coinvolta nel crollo del ponte Morandi a Genova. E' salvo per miracolo un camionista di Carezzano. Tra i primi ad intervenire sul luogo del disastro anche gli agenti della Polstrada di Ovada. Sabato funerali di Stato e giornata di lutto nazionale
Non ci saranno però le salme di Alessandro Robotti, 50 anni (foto in basso a destra), della moglie Giovanna Bottaro, 43 anni, i coniugi di Arquata rimasti vittime nel crollo del viadotto.
I funerali, per volontà della famiglia, saranno celebrati infatti sabato alle 10,30 nella chiesa parrocchiale di Arquata dove stasera, venrdì, alle 20,30, si terrà il rosario.
Abitavano a Serravalle Scrivia ma erano entrambe originari di Arquata. Alessandro aveva gestito per alcuni anni la farmacia Moderna. Per problemi di salute aveva poi ceduto l’attività. Il padre è stato per molti anni medico condotto in paese, la madre è una insegnate in pensione.
Alessandro era molto conosciuto per la sua passione per l’astronomia. Faceva parte del gruppo Astrofili Arquatesi e, insieme agli amici, organizzava serate per permettere a tutti coloro che desideravano di osservare le stelle, mettendo a disposizione gratuitamente l’attrezzatura.
L’amministrazione comunale e la pro loco di Arquata hanno espresso profondo cordoglio per la scomparsa degli sposi originari di Arquata e, in segno di lutto, hanno annullato le celebrazioni di ieri, 16 agosto, in occasione di San Rocco.
Un lungo messaggio anche da parte del gruppo Astrofili Arquatesi: “D’ora in poi le serate col naso all’insù non saranno più le stesse. Ci mancheranno i tuoi battibecchi con l’amico Daniele, le tue battute, e soprattutto alla gente mancherà la tua infinita pazienza nel far fotografare luna e pianeti per avere un ricordo da portare a casa a fine serata”.
Con le nostre solite magliette blu, a caricare e scaricare cavalletti, tubi e valigette, ad imprecare per le immancabili zanzare e a cercare la posizione migliore per posizionare i telescopi.
E poi con quelle ridicole torce in testa a fine serata per smontare tutto, spesso aiutandoci a vicenda.
Quel maledetto ponte si è portato via un amico prima di tutto ma anche uno dei pilastri di questo piccolo gruppo di amici, nonché astrofili”.
E’ salvo, invece, il camionista in servizio per una ditta di Novi, la Mcm di Novi, caduto dal viadotto ed uscito miracolosamente illeso. In questa intervista, rilasciata al blogger Fausto DeAndrea, Giancarlo Lorenzetto ricostruisce quegli attimi. “Stava piovendo forte e improvvisamente mi sono visto spaccare l’asfalto davanti. Ho chiuso gli occhi e ho pensato – è finita -. Sono atterrato ed oltre ad essere vivo sentivo di non aver subito traumi. Se guardi le foto (a sinistra) vedi che sotto al camion c’è una striscia d’asfalto. Credo che ci siano state una serie di coincidenze favorevoli per cui l’impatto sia stato attutito. L’asfalto sotto di me non si è sgretolato e la striscia è stata la prima ad appoggiare. Sotto di me c’era un terrapieno dove il camion ha impattato e si è piegato su un lato”.
Nel crollo è rimasta vittima anche l’infermiera di 29 anni Marta Danisi, in servizio da aprile all’ospedale civile di Alessandria.
Pensa alla ricostruzione Fabio Scaltritti, della comunità di San Benedetto al Porto di Alessandria. La comunità ha un capannone proprio sotto i piloni del ponte crollato, dove viene fatta attività di recupero di mobili usati, insieme ai ragazzi che frequentano la comunità. Al momento del cedimento non c’era nessuno, ma parte dell’immobile è andato distrutto. “La Fabbrica del Riciclo non c’e più, Ma noi siamo riusciti a scamparla…. Rifaremo tutto, meglio. Le cose, le case, gli oggetti si rifanno. Cordoglio per le vittime e per la città”, scrive.
Sta facendo il giro del web il video del poliziotto in servizio alla Polstrada di Ovada Marco Gastaldi. E’ intervenuto poco dopo il crollo, nella galleria che precede il ponte: mantenendo calma e fermezza, ha invitato i presenti ad allontanarsi: qualcuno avrebbe voluto avvicinarsi alla propria auto per riprenderla. Lui ha avvisato del pericolo. Le chiavi delle auto dei presenti sono state prese in consegna dalla Polizia e saranno rimosse dopo aver accertato la sicurezza, almeno temporanea, del tratto rimasto in piedi, dove sono ancora ferme alcuni mezzi.
Gli agenti giunti in prossimità del ponte, notavano infatti il traffico bloccato e diverse persone correre che, prese dal panico, comunicavano l’avvenuto crollo del ponte.
Gli operatori, a causa del traffico bloccato, scendevano dal veicolo di servizio e si recavano a piedi fino all’inizio del viadotto da dove potevano constatare quanto accaduto.
Notando la presenza di molte persone ancora sul viadotto, nonostante il rischio elevatissimo del crollo totale dello stesso, gli operatori, mettendo a rischio la propria incolumità, intervenivano per allontanare e portare tutti i presenti in una zona sicura, effettuando inoltre un controllo su tutti i veicoli rimasti fermi sul ponte per accertarsi che non vi fosse più nessuno al loro interno.
Anche il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino ha annunciato che parteciperà sabato 18 agosto ai funerali di Stato delle vittime del crollo del ponte Morandi di Genova.
La Regione Piemonte sarà rappresentata anche dal Gonfalone. La cerimonia si svolgerà alle ore 11 presso la Fiera di Genova, padiglione Jean Nouvel.