Castelletto: un viaggio per immagini tra ricordi e film
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Redazione - redazione@ovadese.it  
14 Agosto 2018
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Castelletto: un viaggio per immagini tra ricordi e film

Si intitola Carodiario l'iniziativa prevista per il 16 agosto ideata dagli "Amici di San Rocco" per l'omonima festa. La suggestione nasce dal racconto cinematografico ma riporta a immagine del paese

Si intitola Carodiario l'iniziativa prevista per il 16 agosto ideata dagli "Amici di San Rocco" per l'omonima festa. La suggestione nasce dal racconto cinematografico ma riporta a immagine del paese

 CASTELLETTO D’ORBA – Il gruppo degli “Amici di San Rocco”, in occasione della festività del 16 agosto, all’ interno delle manifestazioni che si svolgono per la festa di San Rocco, patrono della omonima chiesetta secentesca in Castelletto d’Orba, dopo la tradizionale Messa delle ore 10,30 esporrà un racconto per immagini a titolo “#carodiario”. L’iniziativa, ideata e proposta dall’archicetto Enrica Ferrari con il dottor Roberto Basso, nasce con l’intento di valorizzare il pensiero emozionale attraverso immagini del paese di Castelletto d’Orba come riprodotte nella memoria di noi adulti, o in quanto direttamente vissute nel ricordo da bambini, o ascoltate nel racconto degli anziani. La suggestione nasce dal racconto cinematografico, da un’interpretazione rubata alla realtà o a qualcosa di immaginario; ripensando alcuni capolavori del cinema, si individuano le emozioni che suscitano il ricordo di luoghi, eventi e personaggi del nostro paese, anche grazie ai contenuti scritti in dialetto castellettese. Ricordiamo così, tra gli altri, sottolineando che esiste una specifica “key-map ” per ciascuno dei dodici titoli:  Nuovo Cinema Paradiso, ambiente “magico” dove si proietta anche il sogno;  Il posto delle fragole, luogo della memoria di un bambino che, rivivendo le emozioni della gioia, unita alla raccolta di un frutto rosso, rende gustosa la noia della vacanza estiva;  L’albero degli zoccoli, luogo vissuto dalle famiglie contadine, “dentro e fuori” di una vicenda umana scandita nello spazio di un’aia;  Per chi suona la campana: un suono nostalgico e di richiamo al lavoro. Amarcord: capitolo dedicato all’artista Giovanni Dolcino, che per noi si rivela più di ogni altro traduttore di emozioni, attraverso immagini, sperimentazione, ricerca, restauro di opere artistiche, saggio interprete di una storia, che con toni e colori, sa suscitare assoluta meraviglia. La giornata si concluderà con un concerto del pianista Andrea Fornaro, che proporrà, con inizio alle 21,  un repertorio, con propri arrangiamenti, tratto dai grandi autori di musiche dell’ ’800 e del ‘900.
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