Fonti Feja: speranza di riapertura
La trattativa per comprare lo stabilimento abbandonato lungo la strada per frazione Crebini sarebbe in piedi da circa un anno e mezzo: la società interessata dovrà acquisirlo dalla banca Unicredit
La trattativa per comprare lo stabilimento abbandonato lungo la strada per frazione Crebini sarebbe in piedi da circa un anno e mezzo: la società interessata dovrà acquisirlo dalla banca Unicredit

L’operazione di rilancio sarebbe focalizzata non solo sulla riapertura delle linee di imbottigliamento, che davano lavoro a una quindicina di dipendenti, ma anche sulla possibile trasformazione del vecchio mulino sul rio Albedosa in una sorta di Spa in miniatura. Oltre alla vendita c’è ancora un nodo da sciogliere, quello delle concessioni per lo sfruttamento delle acque. Le precedenti sono scadute e la Regione ne è tornata in possesso, chiedendo al Comune di sospendere per un periodo l’erogazione dell’acqua dalla fonte Feja, a cui molti cittadini facevano riferimento per riempire bottiglie e damigiane. La fonte aveva continuato a funzionare, dopo la chiusura dell’azienda, grazie a un contatore comunale ma ora da Torino hanno chiesto lo stop, per poter completare l’iter e riaffidare le concessioni (servirà un bando). L’ordinanza ha fatto storcere il naso ma Pesce rassicura: “Questione di 3-4 mesi. Quando l’azienda ripartirà, la fonte si potrà di nuovo utilizzare”.