Bicincittà, la breve (e fallimentare) stagione del bike sharing
Home
Redazione - novionline@novionline.net  
30 Luglio 2018
ore
00:00 Logo Newsguard

Bicincittà, la breve (e fallimentare) stagione del bike sharing

Il progetto Bicincittà, finanziato con 360 mila euro dal Comune di Novi Ligure e dalla Regione Piemonte, ebbe ben poco successo: le biciclette vennero presto ridotte a rottami. Oggi rimangono solo le pensiline a ricordare quella fallimentare esperienza

Il progetto Bicincittà, finanziato con 360 mila euro dal Comune di Novi Ligure e dalla Regione Piemonte, ebbe ben poco successo: le biciclette vennero presto ridotte a rottami. Oggi rimangono solo le pensiline a ricordare quella fallimentare esperienza

NOVI LIGURE – Le sette postazioni del bike sharing a Novi vennero inaugurate nel settembre 2008. In totale 40 bici, a disposizione dei titolari della tessera e “Bicincittà”. L’investimento, inserito in un progetto più ampio di piste ciclabili, fu di 360 mila euro pagati dal Comune e in misura maggiore dalla Regione Piemonte. A Novi vennero realizzate sette postazioni: piazza Pascoli (caserma carabinieri), piazza Falcone Borsellino (stazione), viale Saffi (giardini pubblici), via Crispi (stadio comunale), piazza Gobetti (ospedale), caserma Giorgi, museo dei Campionissimi.

L’idea non era male: favorire la mobilità in città, sia per i novesi che per i turisti. L’uso delle bici era gratuito per la prima ora, e poi scattava la tariffa di 50 centesimi all’ora. Il servizio ebbe però ben poco successo. Forse perché i novesi che vogliono girare in bici usano la loro, forse perché di cicloturisti a Novi se ne videro pochi. Le bici restarono inutilizzate e cominciarono a sparire selle e cestini. In breve tempo, al posto delle bici negli stalli restarono rottami che vennero depositati in qualche magazzino comunale, dove (forse) sono ancora oggi. A ricordare di Bicincittà restano le pensiline vuote.

Il servizio completo sul Novese in edicola fino a mercoledì 1° agosto.

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione