Vennarucci e l’Ovadese: passato e progetti futuri
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
25 Giugno 2018
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Vennarucci e l’Ovadese: passato e progetti futuri

Archiviata l'ultima stagione iniziata a novembre dopo la rinuncia di Marco Tafuri, l'attuale allenatore fa il punto tra il quarto posto raggiunto dopo una lunga rincorsa e il prossimo torneo. Il primo colpo è il centrocampista Mossetti

Archiviata l'ultima stagione iniziata a novembre dopo la rinuncia di Marco Tafuri, l'attuale allenatore fa il punto tra il quarto posto raggiunto dopo una lunga rincorsa e il prossimo torneo. Il primo colpo è il centrocampista Mossetti

OVADA –  Il quarto posto dell’ultima stagione è “il primo tra i normali”. La riconferma per il prossimo anno l’occasione per avviare un progetto a più ampio respiro. Maurizio Vennarucci, allenatore dell’Ovadese Silvanese dallo scorso novembre, traccia un bilancio del suo primo anno e disegna un possibile futuro non solo per il club ma per tutto il calcio della zona. “Ci tengo a precisare che il rapporto con l’OvadeseSilvanese continua perché ho trovato una società che rispecchia al meglio il presidente Piana: seria, competente, attenta ai bilanci ed ai rapporti umani e con la quale ho potuto lavorare nel migliore dei modi possibili nonostante un finale di campionato dove gli obbiettivi veri fossero sfumati da tempo. Il quarto posto ci inorgoglisce perché è arrivato dopo una lunga rincorsa da una partenza non all’altezza delle aspettative e perché è la dimostrazione di quanto i ragazzi in rosa nella prima squadra tenessero alla maglia: non è facile mantenere la concentrazione fino alle ultime giornate di campionato per non falsare la classifica quando sai che ogni traguardo raggiungibile è soltanto per la gloria. Non ho riscontrato purtroppo la stessa disponibilità e dedizione da parte dei ragazzi della Juniores che, nonostante l’ottimo lavoro di mister Librizzi ed il secondo posto nel loro campionato, spesso quando venivano chiamati a completare i ranghi della prima squadra non hanno risposto alla chiamata. Non tutti, ovviamente, però è un segno dei tempi che passano e non in meglio: noi vivevamo il passaggio in prima squadra come un premio per il nostro lavoro, oggi molti ragazzi al di fuori degli impegni ‘istituzionali’ dei due allenamenti e della partita settimanale non giocano a calcio. E così è difficile migliorare.”

A proposito di miglioramenti, ci saranno modifiche alla rosa? “Subentrando a stagione in corso ovviamente ho dovuto cercare di adattarmi io ai giocatori a disposizione, e il parco attaccanti a mia disposizione ricco numericamente ma non così duttile come ruoli mi ha un po’ forzato la mano: ho giocato sempre con tre punte adattando qualche giocatore in posizioni non propriamente sue. Credo che questo si sia notato soprattutto nella fase offensiva perché non abbiamo segnato molto mentre in quella difensiva secondo me abbiamo quasi sempre espresso un buon calcio tanto che il pacchetto arretrato dovrebbe avere poche variazioni. Stiamo cercando giocatori che facciano al caso nostro senza pescare troppo lontano dalla zona: abbiamo identificato alcuni profili che mi piacciono e grazie anche al nuovo Direttore Sportivo Marco Tagliafico stiamo completando la squadra con netto anticipo così da poter programmare al meglio la prossima annata.” Il primo colpo è Matteo Mossetti, già talentuoso centrocampista fulcro della manovra nell’Aquanera e nella Novese di Viassi e che dopo una breve esperienza al Libarna aveva scelto di trasferirsi in Liguria anche per comodità nel coniugare la carriera sportiva con quella lavorativa. Classe 1981 e reduce da una vittoriosa esperienza in Promozione con l’Angelo Baiardo dopo tre stagioni alla Sestrese, Mossetti deve diventare il leader del centrocampo. Il secondo è stato l’ingaggio del 1996 Matteo Mezzanotte dall’Asca che dopo la retrocessione dall’Eccellenza ha scelto di ripartire dalla Prima Categoria

L’obiettivo è la Promozione? “Noi cerchiamo di fare il meglio possibile sul campo, ma è ovvio che una piazza come Ovada meriti una categoria superiore: raggiungere la Promozione ci permetterebbe poi di continuare il discorso di collaborazione con l’ASD Ovada Calcio che abbiamo iniziato in questa estate e che porterà alla fusione dei due settori giovanili per poi avere la possibilità di continuare a far giocare i ragazzi se non nell’OvadeseSilvanese in una delle squadre del circondario. I mezzi, le competenze e la voglia di fare bene ci sono: nel calcio di oggi è già un buon inizio.”

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