Basta morti sul lavoro, sindacati e Prefettura pensano ad un protocollo
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Basta morti sul lavoro, sindacati e Prefettura pensano ad un protocollo

Un centinaio i manifestanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil davanti alla Prefettura di Alessandria in occasione dello sciopero di quattro ore proclamato per chiedere misure di sicurezza sui luoghi di lavoro. Quattro gli incidenti da inizio anno in Provincia. L'ultimo alla Sli di Vignole dove ha perso la vita un giovane di 22 anni

Un centinaio i manifestanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil davanti alla Prefettura di Alessandria in occasione dello sciopero di quattro ore proclamato per chiedere misure di sicurezza sui luoghi di lavoro. Quattro gli incidenti da inizio anno in Provincia. L'ultimo alla Sli di Vignole dove ha perso la vita un giovane di 22 anni

LAVORO – “Zero infortuni” è l’obiettivo di Cgil, Cisl e Uil che ieri hanno proclamato uno sciopero di quattro ore in tutto il comparto industriale della provincia per chiedere misure di sicurezza sul lavoro.
Quattro gli incidenti registrati da inizio anno (dato Inail), oltre 300 in tutta Italia. L’ultimo in ordine di tempo è quello che si è verificato alla Sli di Vignole Borbera dove un lavoratore di 22 anni, Davide Olivieri, ha perso la vita dopo che era rimasto schiacciato da un muletto che si è ribaltato. Solo qualche mese fa a morire era stato un lavoratore del gruppo Itinera, travolto da un’auto in un cantiere autostradale. Due i feriti nel cantiere del Terzo Valico di Arquata Scrivia, dove un “concio” in cemento ha travolto due addetti alle lavorazioni.
I sindacati la definiscono “una strage” alla quale porre fine.
Ieri, davanti alla Prefettura di Alessandria, in piazza della Libertà, si è tenuta una manifestazione al termine della quale il prefetto Romilda Tafuri ha incontrato una delegazione di sindacalisti. 
I sindacati chiedono “misure urgenti e concrete”, a tutela dei lavoratori e puntano il dito sulla prevenzione e sulla formazione. Troppo poche le risorse degli enti di controllo e troppo alto il rischio, soprattutto dei più giovani, spesso lavoratori precari, interinali, a termine.
“In tempi di crisi e di risorse limitate, aumenta il rischio di incidenti, per la mancanza di manutenzione, ma anche per la carenza di formazione” fa presente Franco Armosino, segretario Cgil.
“C’è l’impegno della prefettura di verificare con gli enti di controllo, Spresal e Ispettorato del Lavoro, se ci sono i presupposti per effettuare maggiori controlli – spiega Roberto Marengo, segretario del comparto chimico per Cisl – ma c’è soprattutto l’impegno per arrivare alla definizione di un protocollo d’intesa con le associazioni di categoria per individuare procedure e strumenti al fine di migliorare le condizioni di sicurezza”.
Dopo un giro di consultazioni con Confindustria e altre associazioni, il Prefetto si è impegnato a convocare un nuovo tavolo di confronto per identificare le linee guida del protocollo. Massima attenzione alla formazione, soprattutto dei giovani e dei precari, che spesso “non sono messi nelle condizioni, anche psicologiche, di prestare attenzione ed utilizzare i presidi di sicurezza già previsti”.
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