Ados festeggia sessant’anni di impegno
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
17 Giugno 2018
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Ados festeggia sessant’anni di impegno

L'associazione rinnova il suo tradizionale momento di condivisione premiando i volontari. "Donazioni in linea con gli anni passati". In dieci anni sacche raddoppiate

L'associazione rinnova il suo tradizionale momento di condivisione premiando i volontari. "Donazioni in linea con gli anni passati". In dieci anni sacche raddoppiate

OVADA – Si avvicina una data importante per l’Ados, l’associazione ovadese attiva nel campo della donazione di sangue e plasma fondata il 22 giugno 1958. La ricorrenza sarà festeggiata domenica 24 giugno all’interno del giardino dei padri Scolopi accanto a piazza San Domenico. Dalle 10.00 la Messa, a seguire la premiazione dei volontari con un numero più alto di donazioni. “Abbiamo – spiega Gianluigi Lanza, presidente del sodalizio – tre medaglie d’oro (conferite a chi ha almeno 70 donazioni ndr), 18 d’argento e 47 di bronzo. Per l’occasione premieremo anche i collaboratori dell’associazione. Al termine, nel salone accanto al giardino, il nostro pranzo sociale per il 2018”. Come ogni cerimonia anche l’evento del 24 giugno rappresenta un’occasione per fare il punto sul lavoro portato avanti in questi anni. I dati dei primi cinque mesi dell’anno in corso sono in linea con lo stesso periodo del 2017 e confermano la crescita degli ultimi dieci anni.

“Dal 2008 – prosegue Lanza – sono state raddoppiate le sacche, siamo passati da 350 a quasi 750. Le ragioni sono due: il lavoro di sensibilizzazione portato avanti nelle scuole che in questi anni ha portato quasi 90 nuovi donatori sotto i 28 anni e una maggiore attenzione alle prenotazioni. Da quest’anno abbiamo introdotto anche un servizio di sms che qualche giorno ricorda al volontario ricorda l’impegno già fissato precedentemente”. La campagna portata avanti in coordinamento tra le associazioni affini della nostra regione ha come slogan “Porgi la mano, qualcuno ha bisogno di te”. “Incontriamo i ragazzi delle quinte degli istituti della città. Negli anni abbiamo individuato canali migliori per comunicare con loro. Le ragazze giovani sembrano più sensibili alle nostre motivazioni: sotto i 28 anni sono 47”. Un impegno per il ricambio assolutamente fondamentale, un risultato per tutti perché diversi giovani, sensibilizzati nella nostra città, mantengono l’abitudine di donare anche se si trasferiscono per studio o lavoro.

 

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