Lavori pubblici: sbloccato l’avanzo di bilancio
Durante l'ultima seduta del consiglio comunale elencati i prossimi interventi. Fra questi illuminazione pubblica e nuovi asfalti. Critiche dall'opposizione. "Siamo già in campagna elettorale"
Durante l'ultima seduta del consiglio comunale elencati i prossimi interventi. Fra questi illuminazione pubblica e nuovi asfalti. Critiche dall'opposizione. "Siamo già in campagna elettorale"
Sul fronte opposto, però, continua a regnare lo scetticismo, enfatizzato in maniera differente tra le varie forze di minoranza. “In linea di massima – ha premesso Mauro Rasore, capogruppo di Essere Ovada – sono d’accordo con il consigliere (di maggioranza) Marco Lanza (che ha parlato – tra le altre cose – di vitalità della città, con cantieri ed eventi in crescita). Va bene destinare cifre importanti per la città. Noi ci asteniamo e, come si ripete tutti gli anni, crediamo che serva anche una maggiore attenzione verso la manutenzione ordinaria. Il taglio dell’erba, all’ingresso della città e nei punti strategici, andrebbe fatto”. Per Emilio Braini, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, il voto contrario rappresenta il proseguo di “un bilancio complessivo che non mi soddisfa. L’attuale amministrazione non è stata in grado di spendere i soldi che ha avuto a disposizione, come dimostra il caso del cantiere di via Marconi, e questa variazione rappresenta l’inizio della campagna di elettorale del prossimo anno”. Giorgio Bricola (Patto per Ovada), che insieme ad Assunta Boccaccio ha votato contro il terzo punto della discussione (la liquidazione di due mutui, per mezzo dei fondi ricevuti dallo Stato), ha parlato di “scelte obbligate perché in questi anni non è stata fatta alcuna programmazione, ed ora si punta sulla realizzazione di progetti a casaccio, alcuni ripresi dal passato”. Tra i punti caldi della discussione si è affrontato il tema della scuola Damilano di Ovada, di cui Bricola ha rivendicato la segnalazione all’Ufficio Tecnico, mentre la Giunta ha confermato l’intenzione di intervenire, magari approfittando di contributi specifici.