Acqui-Genova: un’estate con qualche treno?
Per i pendolari del Basso Piemonte quella del 2018 potrebbe essere unestate meno pensate che in passato, visto che le Ferrovie potrebbero mantenere tre coppie di treni anche durante il tradizionale periodo di chiusura nel mese di agosto
Per i pendolari del Basso Piemonte quella del 2018 potrebbe essere unestate meno pensate che in passato, visto che le Ferrovie potrebbero mantenere tre coppie di treni anche durante il tradizionale periodo di chiusura nel mese di agosto
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Funzionerà come al solito. Da Acqui a Ovada, e viceversa, i convogli continueranno a circolare, anche se con orario modificato (soprattutto negli orari chiave della giornata). A Ovada si dovrà scendere dal treno per salire sugli autobus sostitutivi predisposti dalle Ferrovie, che in parte imboccheranno l’A26 verso Genova già al casello di Ovada e in parte si “arrampicheranno” tra le curve dell’ex statale 456 del Turchino per raccogliere i pendolari della Valle Stura, entrando in autostrada a Masone. Stessa procedura da Genova a Ovada, con la speranza di avere un servizio ben organizzato e capillare. Ma la vera novità della prossima estate sta, come si diceva, nella possibilità che almeno tre coppie di treni, vale a dire sei convogli in tutto, tre in una direzione e tre nell’altra, restino comunque garantiti. Un “contentino” per i pendolari che nei mesi scorsi hanno inviato oltre 1.100 firme alla Regione Liguria per chiederle di mettere fine alle odiate chiusure estive. “Non ci hanno mai risposto – dice la portavoce del comitato Difesa trasporti Valli Stura e Orba, Manuela Delorenzi – ma se non altro questa apertura dimostra che lottare e farsi sentire a qualcosa serve: ora vedremo se la novità piacerà ai pendolari”.