Mario Losano presenta la sua ‘biografia culturale’ su Norberto Bobbio
Mercoledì 16 alle 17 nella Sala Castellani della Camera di Commercio si terrà la presentazione del libro di Mario Losano dal titolo "Norberto Bobbio una biografia culturale"
Mercoledì 16 alle 17 nella Sala Castellani della Camera di Commercio si terrà la presentazione del libro di Mario Losano dal titolo "Norberto Bobbio una biografia culturale"
Nato a Casale Monferrato il 5 ottobre 1939, studia nei licei classici “Galvani” di Bologna e “D’Azeglio” di Torino, conseguendovi la maturità classica. Il 15 novembre 1962 si laurea in diritto costituzionale con 110/110, lode e menzione presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino. dapprima alunno, poi assistente e collega di Norberto Bobbio – è socio dell’Accademia delle Scienze di Torino, Associate Resear – cher del Max-Planck-Institut für europäische Rechtsgeschichte di Francoforte e professore emerito di Filosofia del diritto e Informatica giuridica. Professore emerito di Filosofia del diritto e di Introduzione all’informatica giuridica presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” (Alessandria); professore nella Scuola di Dottorato in Diritti e Istituzioni dell’Università degli Studi di Torino; professore nel Corso di perfezionamento del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione, Università di Milano Bicocca.
Dal sito della Carocci Editore
“Il filosofo del diritto Norberto Bobbio (1909-2004) è stato la voce militante dell’Italia civile per quasi tutto il XX secolo. Negli anni che vanno dal fascismo al nuovo millennio scrisse alcune migliaia di opere tanto di teoria del diritto e della politica quanto di analisi critica della vita politica italiana. Questa biografia documenta lo stretto nesso fra i suoi scritti e i concomitanti eventi storicoculturali. Gli anni del fascismo e della Resistenza, la costruzione della democrazia in Italia, la divisione delle sinistre e la fine della Prima Repubblica sono il terreno sociale in cui affondano le radici delle sue opere sia teoriche, sia militanti. Nell’ambito filosofico e giuridico si collocano le due tesi di laurea degli anni Trenta, le sue prime opere sulla fenomenologia, sulla consuetudine e sull’analogia e, poi, l’avvicinamento a Hans Kelsen, gli studi sul positivismo e la critica al diritto naturale. Nell’ambito della politologia si succedono l’analisi dei classici come Hobbes e Cattaneo, ma anche il dibattito sulla Resistenza e, poi, sul laicismo nell’Italia democristiana, nonché gli studi sulla destra e sulla sinistra, sulla guerra e sulla pace, sulla crisi della Prima Repubblica e sulla guerra del Golfo. Dalla connessione tra gli eventi e le opere scaturisce così un’immagine completa di questo filosofo del dialogo che fu al centro del dibattito tanto giuri – dico quanto politologico nell’Italia del Novecento.