Crescono le morti sul lavoro: ”Le aziende risparmiano sulla sicurezza”
Una riflessione doverosa per un fenomeno - quello delle morti bianche, che nel 2017 si è ripresentato in tutta la sua gravità - di cui si è discusso ampiamente durante le celebrazioni per la Festa dei lavoratori
Una riflessione doverosa per un fenomeno - quello delle morti bianche, che nel 2017 si è ripresentato in tutta la sua gravità - di cui si è discusso ampiamente durante le celebrazioni per la Festa dei lavoratori

“Negli ultimi dieci anni, dall’inizio della crisi, – spiega il segretario della Cgil alessandrina, Franco Armosino – sul territorio si sono persi circa 15 mila posti di lavoro ma gli incidenti mortali, invece di diminuire, sono aumentati. Nel 2012 erano stati 3, poi si è saliti, fino ai 10 del 2015 e ai 9 dell’anno scorso. Anche il 2018 è iniziato male, con già un paio di decessi”. “Dopo la morte di Islami Ylber, – puntualizza Marco Ciani, segretario Cisl di Alessandria e Asti – c’è stato un incontro col prefetto Tafuri che fa ben sperare. Si sta lavorando per implementare alcuni protocolli di sicurezza, specie nel settore edile, e per introdurre nella nostra provincia buone pratiche già sperimentate in Piemonte. Bisogna poi sensibilizzare i lavoratori perché siano consci dei loro diritti e collaborino”. Le difficoltà delle aziende sempre più spesso si sono tradotte in tagli agli investimenti in materia di sicurezza. E la precarietà stessa delle condizioni di lavoro induce chi ha un posto a diventare incolpevole complice dei trasgressori. Gli enti preposti sono sempre più in difficoltà a portare avanti i controlli. Di tutto questo s’è parlato alla festa ovadese.
“Solo il lavoro può mandare avanti un Paese – ha precisato Riccardo Sanna, settore Politiche dello sviluppo Cgil nazionale, nel suo intervento conclusivo – La tanto dibattuta riforma sul lavoro ha tolto benessere e libertà a molti, ha “isolato” le periferie. l modello della svalutazione competitiva sta penalizzando l’Italia e i suoi lavoratori. Lo Stato non deve fare leggi nuove, deve applicare quelle che già ci sono”. Chiaro il riferimento a quanto affermato dal sindacato su tutto il territorio, anche nell’ambito della sua manifestazione nazionale: la crescita non può essere ottenuta derogando su diritti e procedure di sicurezza. Sul palco, al fianco di Sanna, i rappresentanti di zona dei sindacati, la presidente nazionale dell’Anpi Carla Nespolo, la più applaudita, l’onorevole Federico Fornaro (LeU), il presidente della provincia Gianfranco Baldi, tanti sindaci e rappresentanti degli enti locali. Il corteo, più partecipato rispetto al recente passato, si è sviluppato lungo il centro storico, fondendosi con i tanti visitatori arrivati in città per il tradizionale appuntamento con il Mercatino dell’Antiquariato. “Si parla tanto di dati a proposito di morti sul lavoro. Ogni volta piangiamo dei padri di famiglia – ha ricordato Fabrizio Topa, delegato Feneal Uil – a cause di una mancanza cultura della sicurezza accettata dalla società in nome del risparmio”.
 
                                    

 
