Vela: nuovi progetti per la rete oncologica
Per i vent'anni dalla fondazione, l'ente di via Ruffini ha organizzato un incontro con le altre associazioni del territorio dal titolo "Il volontariato oncologico incontra le reti". Presenti, in qualità di relatori, i dottori Bertetto e Pronzato
Per i vent'anni dalla fondazione, l'ente di via Ruffini ha organizzato un incontro con le altre associazioni del territorio dal titolo "Il volontariato oncologico incontra le reti". Presenti, in qualità di relatori, i dottori Bertetto e Pronzato
 OVADA – Sono stati presentati sabato scorso, nell’ambito dell’evento “Il volontariato oncologico incontra le reti”, i progetti attualmente promossi dalle associazioni della provincia nel ramo sanitario alessandrino. Nel corso della giornata, organizzata da Vela Onlus – in occasione dei vent’anni di attività -, si sono susseguiti gli interventi di vari relatori, in rappresentanza delle diverse categorie. Circa cento volontari hanno ascoltato le relazioni del dottor Oscar Bertetto, Direttore del Dipartimento interaziendale di Rete oncologica Piemonte e Valle d’Aosta e il dottor Paolo Pronzato, Coordinatore della Rete oncologica Ligure. Nel salone “Padre Giancarlo” del convento dei frati cappuccini di via Cairoli si è vista anche Silvana Appiano, la “mamma della Rete oncologica” piemontese. Bertetto ha presentato il modello organizzativo della Rete oncologica Piemonte e Valle d’Aosta basato sulla presa in carico del malato in fase precoce, alla prima insorgenza dei sintomi, dal CAS (Centro Accoglienza e Servizi) previsto in ogni ospedale della Regione.
OVADA – Sono stati presentati sabato scorso, nell’ambito dell’evento “Il volontariato oncologico incontra le reti”, i progetti attualmente promossi dalle associazioni della provincia nel ramo sanitario alessandrino. Nel corso della giornata, organizzata da Vela Onlus – in occasione dei vent’anni di attività -, si sono susseguiti gli interventi di vari relatori, in rappresentanza delle diverse categorie. Circa cento volontari hanno ascoltato le relazioni del dottor Oscar Bertetto, Direttore del Dipartimento interaziendale di Rete oncologica Piemonte e Valle d’Aosta e il dottor Paolo Pronzato, Coordinatore della Rete oncologica Ligure. Nel salone “Padre Giancarlo” del convento dei frati cappuccini di via Cairoli si è vista anche Silvana Appiano, la “mamma della Rete oncologica” piemontese. Bertetto ha presentato il modello organizzativo della Rete oncologica Piemonte e Valle d’Aosta basato sulla presa in carico del malato in fase precoce, alla prima insorgenza dei sintomi, dal CAS (Centro Accoglienza e Servizi) previsto in ogni ospedale della Regione. 
Il dottor Pronzato ha inisistito sull’importanza del lavoro in Rete e delle sinergie tra le Associazioni delle due Regioni. Molto intensa e emozionante la partecipazione dei volontari con interventi concreti e improntati dalla voglia di agire efficacemente  a favore di malati e famiglie: trasporti solidali, informazioni sui diritti, attività di automutuo aiuto, supporto logistico e  psico sociale sono le azioni più comuni. Tra i progetti presentati nel corso della giornata citiamo “Protezione famiglie fragili” (che in Ovada, sotto la denominazione “Non più soli”, è realizzato da Vela e Cigno con le suore ospedaliere della Misericordia), “Yoga della Risata” attivato presso l’Hospice grazie al sostegno di 8 associazioni di volontariato, “Prevenill”, informazione e divulgazione dei 12 principi sanciti dal Codice europeo contro il cancro e “letture teatrali”, nato come progetto pilota in Ovada con Marina Bassani di Teatro Selig, Silvana Appiano e Franca Ozzello, ma che si estenderà a altre sedi della Rete oncologica. Tra le sfide del prossimo futuro sono state lanciate restano come capisaldi la necessità di riunione le Associazioni di oncologia ma anche di cure palliative e la volontà  di promuovere, sulla scorta dell’esperienza del volontariato che si è federato,  un’integrazione con la Liguria anche delle reti sanitarie per migliorare l’accoglienza e la cura del malato superando le divisioni e le disparità di approccio e i vincoli della regionalizzazione. 
 
 
                                    

 
