Sanità: l’assessore Saitta a confronto con i sindaci dell’Ovadese
L'incontro è andato in scena la settimana scorsa a Villa Bottaro, nel corso di un evento organizzato dal Rotary Club "del Centenario" di Ovada. L'ex presidente della provincia di Torino ha difeso il lavoro svolto negli ultimi tre anni
L'incontro è andato in scena la settimana scorsa a Villa Bottaro, nel corso di un evento organizzato dal Rotary Club "del Centenario" di Ovada. L'ex presidente della provincia di Torino ha difeso il lavoro svolto negli ultimi tre anni

“Servono servizi sui territori – ha fatto presente Lantero – tagliare troppo sulle periferie rischia di danneggiare il centro. Ovada potrebbe fare da modello, ma se mancano gli anestesisti si finisce per le fare le Tac a Novi, allungando le liste d’attesa. Idem per il Pronto soccorso: pure i codici bianchi da Ovada vanno a Novi, mettendo in affanno l’ospedale. Bisogna recuperare il concetto di rete di cui si parla”. Per contro Saitta ha chiesto prudenza quando si parla di tagli ai servizi perché, farlo con troppa disinvoltura, potrebbe produrre l’effetto boomerang per gli ospedali, con i cittadini che li credono ormai svuotati di prestazioni. “Abbiamo reso la rete ospedaliera più efficiente, creando una gerarchia tra le strutture in una logica di sicurezza – la risposta dell’assessore – differenziando tra quelle per fasi acute e il resto dell’assistenza. L’ospedale sotto casa non serve più”.I