Consorzio Rocchette, con il passaggio a Gestione Acqua rispunta il nuovo invaso
Il consorzio Madonna delle Rocchette cede alla società Gestione Acqua le reti idriche di Castelletto d'Orba, Parodi Ligure, San Cristoforo, Mornese e Montaldeo. E rispunta il progetto di trasformare il lago superiore della Lavagnina in un invaso per affrontare la siccità
Il consorzio Madonna delle Rocchette cede alla società Gestione Acqua le reti idriche di Castelletto d'Orba, Parodi Ligure, San Cristoforo, Mornese e Montaldeo. E rispunta il progetto di trasformare il lago superiore della Lavagnina in un invaso per affrontare la siccità
NOVI LIGURE – Gli oltre 4.200 abitanti di Castelletto d’Orba, Parodi Ligure, San Cristoforo, Mornese e Montaldeo riceveranno la prossima bolletta dell’acqua da Gestione Acqua. La società dallo scorso 1° gennaio è subentrata al consorzio Madonna delle Rocchette che fino allo scorso anno si è occupata – insieme alla ditta Comuni Riuniti – del servizio di captazione, potabilizzazione e fornitura di acqua potabile per i cinque Comuni soci.
Per il consorzio si è trattato di una scelta obbligata: «Il passaggio a Gestione Acqua è legato a una norma di legge che prevede, in un prossimo futuro, un gestore unico per il servizio idrico integrato», ha detto il presidente Elio Bricola [nella foto]. Nel 2023 si profila infatti una nuova fusione: le varie società che si occupano di acqua nel basso alessandrino (come Amag Alessandria, Gestione Acqua e Comuni Riuniti) dovranno confluire in un ente unico. Si chiude così una storia iniziata oltre mezzo secolo fa: il consorzio Madonna delle Rocchette è nato nel 1952 quando l’acqua potabile non arrivava ancora nelle case e le abitazioni erano servite solo da pozzi. Il primo rubinetto è arrivato nella piazza principale di Mornese solo nel 1959.
