Un cortometraggio per raccontare il mondo di chi non ci sente
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
26 Febbraio 2018
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Un cortometraggio per raccontare il mondo di chi non ci sente

Un cortometraggio per raccontare il mondo dal punto di vista di una persona non udente. Lo hanno realizzato cinque studentesse universitarie con la collaborazione di un giovane attore di Novi Ligure, Biagio Carrella. Tra di loro, la novese Asia Casonato e la silvanese Michela Montobbio

Un cortometraggio per raccontare il mondo dal punto di vista di una persona non udente. Lo hanno realizzato cinque studentesse universitarie con la collaborazione di un giovane attore di Novi Ligure, Biagio Carrella. Tra di loro, la novese Asia Casonato e la silvanese Michela Montobbio

NOVI LIGURE – Un cortometraggio per raccontare il mondo dal punto di vista di una persona non udente. Lo hanno realizzato cinque studentesse dell’università di Pavia con la collaborazione di un giovane attore novese, Biagio Carrella. Il senso dell’udito è fondamentale per tutte le nostre attività quotidiane: come cambierebbe la nostra vita se di colpo non lo avessimo più?

Parte da questa riflessione il filmato realizzato da Asia Casonato, 19enne di Novi Ligure, diplomata al liceo linguistico Amaldi e oggi studentessa di Scienza della comunicazione a Pavia, che insieme alle compagne Michela Montobbio (di Silvano d’Orba), Dalila Burruano, Valentina Iachetta e Mariliana Forlastro ha però invertito il paradigma: «Nel nostro video Biagio è un ragazzo non udente che una sera si sveglia di soprassalto scoprendo di sentire il ticchettio dell’orologio sul comodino. Così esce di casa e comincia a vivere quella che sarò la notte più incredibile della sua vita».

Il finale a sorpresa (che ovviamente non sveliamo: guardate il video qui) vuole spingere gli spettatori a riflettere: «È un invito a soffermarsi su facoltà che consideriamo scontate o banali. Non per tutti è così», dice Asia.
La realizzazione del video – intitolato “The sound of silence” come la mitica canzone di Simon & Garfunkel – ha richiesto circa due mesi di lavoro, dall’ideazione alla sua diffusione. «I nostri punti di forza sono stati il lavoro di squadra e la collaborazione con Biagio, attore della Bisarca», racconta ancora Asia.

Insieme al video vero e proprio, Asia, Michela e le altre studentesse hanno aperto un blog per raccontare le varie fasi del progetto, idealmente suddiviso in sette passi, hanno condiviso la propria attività sui social e realizzato anche un divertente filmato di backstage. L’iniziativa – frutto delle lezioni del corso universitario di Digital Media – è piaciuta anche ai professori che hanno dato alle ragazze il massimo dei voti.

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