‘Tutelare i lavoratori delle Ipab’
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‘Tutelare i lavoratori delle Ipab’

Incontro martedì mattina in Regione da parte di una delegazione di lavoratori della provincia di Alessandria con Walter Ottria, l’assessore regionale alle Politiche sociali, Augusto Ferrari, e il presidente della Commissione Sanità, Domenico Ravetti

Incontro martedì mattina in Regione da parte di una delegazione di lavoratori della provincia di Alessandria con Walter Ottria, l?assessore regionale alle Politiche sociali, Augusto Ferrari, e il presidente della Commissione Sanità, Domenico Ravetti

ECONOMIA E LAVORO – Il provvedimento di riforma delle Ipab (Pubbliche? Solo con bilanci sani) ha creato molta agitazione e non è mancata una presa di posizione pubblica, martedì mattina, con un presidio di fronte alla sede del Consiglio regionale, a Torino, organizzato dalla Funzione pubblica Cgil (la delegazione alessandrina era guidata da Francesca Voltan della segreteria provinciale) per mettere l’accento sulla necessità di non sottovalutare l’impatto della legge sui lavoratori. Durante il presidio una rappresentanza dei lavoratori delle Ipab della provincia di Alessandria ha contattato Walter Ottria, capogruppo di Articolo 1 Mdp in Consiglio regionale. “Alla richiesta di incontro – afferrma Ottria – ho ritenuto opportuno estendere l’invito anche all’assessore regionale alle Politiche sociali, Augusto Ferrari, e al presidente della Commissione Sanità, Domenico Ravetti, con i quali abbiamo potuto evidenziare i punti di forza della legge e i correttivi approvati nel corso della discussione in Consiglio”. Non mancano le perplessità, in particolare fra le parti sociali, rispetto al processo di trasformazione delle Ipab in eenti di diritto privato o aziende pubbliche di servizi alla persona. “Noi – sono sempre parole di Ottria – avremmo preferito un metodo più selettivo, che avrebbe avuto il risultato di mantenere più Ipab nel settore pubblico. Per questi motivi, da un lato non abbiamo votato l’articol 4 della legge (quello che determina i criteri per la trasformazione), dall’altro ho presentato un ordine del giorno approvato dall’aula, finalizzato proprio a tutelare i lavoratori durante questa lunga fase di transizione. In particolare abbiamo chiesto di tutelare i lavoratori e il personale prevedendo anche un sistema di monitoraggio e di confronto continuo con le sigle sindacali, volti a cercare i migliori percorsi di tutela degli operatori che lavorano in un contesto lavorativo molto delicato, quello della salute, e soggetto a forte stress; per l’impegno, per la delicatezza delle mansioni, per l’orario di lavoro e per una forte componente di precarizzazione oggi presente”. A settembre, dopo la delibera quadro della Giunta regionale, sarà convocato un tavolo di concertazione tra la Regione e le orgaanizzazioni sindacali. “Parallelamente si dovranno accompagnare tavoli locali che avranno il compito di discutere e dirimere eventuali problematiche. La procedura, inserita in Legge grazie al lavoro emendativo dell’aula, è una novità positiva rispetto alla consuetudine: Il lavoro che ci aspetterà già dall’autunno – conclude Ottria – sarà quello di accompagnare e controllare le decisioni che la Giunta prenderà riguardo i singoli piani aziendali delle Ipab, in modo che non vi siano sacrifici da parte dei lavoratori alessandrini e, allargando il discorso, piemontesi”.

Il provvedimento regionale prevede la trasformazione delle Ipab piemontesi in aziende pubbliche oppure in enti di diritto privato. Il criterio si basa sul valore della produzione, determinato “dalle entrate effettive ordinarie negli ultimi tre anni di attività. Quelle che superano i due milioni di euro possono diventare aziende pubbliche, quelle con un valore inferiore a 1,5 milioni verranno privatizzate e quelle che si collocano fra queste due fasce potranno scegliere una delle opzioni. Per consentire a un maggiore numero di Ipab di raggiungere dimensioni ottimali, la legge prevede anche la possibilità di fondersi con altri istituti”

 

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