Ipab pubbliche? Solo con bilanci sani
Devono superare i due milioni di produzione, invece diventano private sotto 1,5 milioni. Quante sono le strutture in Piemonte e in provincia di Alessandria interessate dalla riforma della Regione? Martedì i sindacati protestano a Torino per chiedere più garanzie
Devono superare i due milioni di produzione, invece diventano private sotto 1,5 milioni. Quante sono le strutture in Piemonte e in provincia di Alessandria interessate dalla riforma della Regione? Martedì i sindacati protestano a Torino per chiedere più garanzie
Ma cosa è accaduto? In origine il testo di riforma non aveva previsto clausole sociali o di salvaguardia a tutela dello status del dipendente pubblico, che rischiava di vedere, il giorno dopo la trasformazione dell’ente in una struttura di diritto privato, non più applicate le norme del pubblico impiego. Non è però finita così grazie a un comma introdotto prima del voto in aula che permette a tutti i lavoratori “di non finire in pasto a privatizzazioni o esternalizzazioni scellerate, gravemente penalizzanti per gli operatori, dal punto di vista professionale, contrattuale, giuridico e previdenziale” come scrive la Funzione Pubblica Cgil, che in un comunicato ribadisce che “molto di più si può e si deve ancora fare, prevedendo un tempo più congruo di dodici mesi per la mobilità, non lasciando spazio di interpretazioni alle singole realtà, al fine di costruire con le parti sociali un adeguato percorso al fine di far transitare, attraverso specifici percorsi di mobilità e criteri condivisi il personale, con un attento monitoraggio del personale prossimo al collocamento a riposo”. Francesca Voltan della segreteria della Funzione pubblica Cgil di Alessandria insieme alle Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) dei singoli enti, “fortemente preoccupate per il futuro incerto”, annuncia che al presidio torinese sarà presente anche una delegazione provinciale alessandrina.
Il provvedimento regionale prevede la trasformazione delle Ipab piemontesi in aziende pubbliche oppure in enti di diritto privato. Il criterio si basa sul valore della produzione, determinato “dalle entrate effettive ordinarie negli ultimi tre anni di attività. Quelle che superano i due milioni di euro possono diventare aziende pubbliche, quelle con un valore inferiore a 1,5 milioni verranno privatizzate e quelle che si collocano fra queste due fasce potranno scegliere una delle opzioni. Per consentire a un maggiore numero di Ipab di raggiungere dimensioni ottimali, la legge prevede anche la possibilità di fondersi con altri istituti”. Di quante Ipab si parla? Complessivamente in Piemonte sono presenti 207 Ipab: 114 strutture residenziali per anziani, 3 strutture per minori, 65 scuole materne, 25 enti che svolgono attività di vario tipo, 52 strutture non funzionanti. A queste si affiancano 402 ex Ipab privatizzate. In provincia di Alessandria le Ipab funzionanti (con il bilancio in attivo oppure commissariate) comprendono 16 strutture per anziani, 9 scuole materne, un ente di altra natura. Quelle non attive sono 14, mentre le ex Ipab sono 15.