Assolta la psichiatra accusata di omicidio colposo
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Assolta la psichiatra accusata di omicidio colposo

Aveva visitato l'uomo che prima scappo di casa e poi uccise la madre a Predosa, ma invece di predisporre il ricovero lo aveva affidato ai genitori. E' stata assolta per non aver commesso il fatto

Aveva visitato l'uomo che prima scappo di casa e poi uccise la madre a Predosa, ma invece di predisporre il ricovero lo aveva affidato ai genitori. E' stata assolta per non aver commesso il fatto

CRONACA – Era accusata di omicidio colposo, per non aver disposto il ricovero dell’uomo, Pier Luigi Sommo, che uccise la madre a coltellate, a Predosa, nel 2010. Il giudice l’ha assolta per non aver commesso il fatto, dopo che lo stesso pubblico ministero, al termine dell’iter giudiziario, ne aveva proposto l’assoluzione.
I fatti risalgono al luglio del 2010. Sommo, che all’epoca aveva 36 anni, si allontanò da casa perchè, disse, non sopportava la situazione conflittuale con i genitori. Si fece accompagnare in una zona boscosa da un amico, ed uscì all’improvviso dall’auto, vagando per tutta la notte, senza abiti, tra alberi e rovi. Viene rintracciato il mattino successivo ed accompagnato al pronto soccorso di Ovada.
Dopo la visita, ha un colloquio con la psichiatra, la dottoressa Patrizia Giacobbe che, valutato il quadro, lo affida al padre. Una volta a casa, Sommo colpirà a morte la madre 73 enne.
Secondo l’accusa la dottoressa avrebbe fatto valutazioni errate e non avrebbe dovuto lasciare tornare a casa Sommo. Le perizie di accusa e difesa avevano dato pareri contrastanti. Secondo la difesa, sostenuta dagli avvocati Tino Goglino e Francesco Sangiacomo, Giacobbe avrebbe applicato correttamente il protocollo, affidando il 36enne alle cure dei famigliari, evitando così un impatto emotivo dovuto al ricovero. Secondo il consulente incaricato dal pubblico ministero, invece, avrebbe dovuto insospettirsi dal comportamento apparentemente calmo dell’uomo che, invece, preludeva ad una fase acuta, sfociata nel matricidio.
Ascoltati i periti, il giudice ha pronunciato sentenza di assoluzione
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