Cia e Confagricoltura: addio al Consorzio agrario
Le organizzazioni lasciano la struttura consortile mancanza di informazione delle strategie, ma soprattutto per le criticità del Bilancio. Nel mirino la politica gestionale a maggioranza Coldiretti
Le organizzazioni lasciano la struttura consortile ?mancanza di informazione delle strategie?, ma soprattutto per le criticità del Bilancio. Nel mirino la politica gestionale a maggioranza Coldiretti
L’attuale maggioranza del Consiglio di amministrazione del Consorzio è detenuta dai rappresentanti della Coldiretti ed è nel mirino di Cia e Confagricoltura da tempo. “Il Cda – affermano Ameglio e Brondelli di Brondello – non ha individuato adeguati indirizzi per la gestione della struttura consortile e ha indicato al Consiglio, come unico mezzo salvifico rispetto alle difficoltà di bilancio, l’ipotesi di affitto di azienda al Consorzio agrario delle province del nord Ovest. Le scelte economico-gestionali e societarie e le proposte individuate hanno determinato in questi anni di esercizio una situazione di svantaggio e avranno in futuro un impatto negativo”. L’anno scorso, in piena ‘guerra del grano’, Cia e Confagricoltura avevano avuto parole dure sull’ultima gestione del Consorzio agrario, “storica struttura del territorio e caposaldo di molti produttori”, che deve “smettere di chiudere in perdita i bilanci (l’ultimo ha registrato un rosso di tre milioni). Gli agricoltori – avevano dichiarato i presidenti – non hanno più fede verso chi li ha amministrati negli ultimi anni e che ha causato perdite per oltre dieci milioni di euro”.
Nel maggio 2007, le tre organizzazioni agricole alessandrine, in accordo, avevano progettato il rilancio del Consorzio agrario di Alessandria per migliorare le vendite di mezzi e di prodotti agricoli in forma aggregata. Il riscontro delle aziende coinvolte nel progetto da Cia e Confagricoltura “è stato da subito molto positivo”. Poi un passaggio decisivo “si è avuto quando sono stati eletti alcuni nostri associati nel Consiglio di amministrazione. Seppur in minoranza, ci hanno permesso di conoscere e condividere progetti e attività. Nel corso degli ultimi anni, nell’interesse dell’agricoltura provinciale, abbiamo sempre mantenuto costante e alto il nostro impegno, nonostante le numerose criticità economiche, finanziarie e di gestione che non abbiamo mancato di evidenziare”. Il Consorzio Agrario del Piemonte Orientale oltre alla sede legale a Vercelli conta ssu quelle operative di Alessandria, San Pietro Mosezzo (Novara) e sempre Vercelli. La vecchia sede alessandrina è stata al centro di una operazione di cessione dell’area su cui è prevista la realizzazione di fabbricati a uso commerciale per un valore complessivo che era stato stimato in circa due milioni di euro.