Come votare: le istruzioni per l’uso
Home

Come votare: le istruzioni per l’uso

Le regole per gli elettori e la scheda per Alessandria, mentre per i Comuni sotto i 15.000 abitanti le cose sono più semplici

Le regole per gli elettori e la scheda per Alessandria, mentre per i Comuni sotto i 15.000 abitanti le cose sono più semplici

ELEZIONI – Esprimere il voto non è difficile, però la possibilità del disgiunto e la doppia preferenza impongono la massima attenzione. Le urne sono aperte domenica dalle 7 alle 23 e lo scrutinio inizia subito dopo la conclusione delle operazioni di voto.
L’elettore, nei Comuni superiori ai 15.000 abitanti, si trova davanti a una scheda con i nomi dei candidati sindaci. Sotto al nome ci sono i simboli delle liste (o della lista singola) che lo appoggiano. Accanto a ogni simbolo di lista c’è lo spazio per indicare al massimo due preferenze.

Come fare
La volontà di voto si può esprimere in diversi modi. Si può tracciare un segno solo sul nome del sindaco, votando così solo per il candidato sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate. Il voto va solo al candidato, ma non alle liste collegate.

Si può votare solo i candidati alla carica di consigliere comunale, scrivendo il cognome nelle righe stampate a fianco del contrassegno della lista di appartenenza del candidato, anche senza segnare il contrassegno della lista: in questo caso il voto è valido sia per i candidati consiglieri votati, sia per la lista cui essi appartengono, sia infine per il candidato alla carica di sindaco ad essa collegato.

È possibile votare per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul nominativo, e una delle liste collegate: in questo caso il voto espresso è valido sia per il candidato alla carica di sindaco sia per la lista collegata prescelta.

Infine, il voto disgiunto. Si può votare per un candidato a sindaco e per una lista (e i rispettivi candidati consiglieri) non collegata direttamente al candidato: il voto così espresso è attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista prescelta non collegata (è il voto disgiunto).

Doppia preferenza
Si può fare, ma devono essere obbligatoriamente un uomo e una donna scelti all’interno della stessa lista. Se si votano due candidati dello stesso sesso, è previsto l’annullamento della seconda preferenza.

Anatra zoppa
Per effetto del voto disgiunto si può anche verificare il caso definito “dell’anatra zoppa”: un candidato eletto sindaco, ma senza maggioranza in consiglio comunale.

Proclamazione
È proclamato sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi. Se nessun candidato ottiene la maggioranza al primo turno, si procede al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto al primo turno il maggior numero di voti. Per i candidati ammessi rimangono fermi i collegamenti con le liste dichiarati al primo turno, tuttavia hanno la facoltà, entro sette giorni dalla prima votazione, di dichiarare il collegamento con ulteriori liste.
L’attribuzione dei seggi è effettuata successivamente alla proclamazione dell’elezione del sindaco (al termine del primo o del secondo turno). Alle liste (o al gruppo di liste) collegate al sindaco eletto che non abbiano già conseguito (al primo turno delle elezioni) almeno il 60 per cento dei seggi del consiglio, ma abbiano ottenuto almeno il 40 per cento dei voti validi, è assegnato il 60 per cento dei seggi (a meno che nessuna altra lista o altro gruppo di liste collegate abbia superato il 50 per cento dei voti validi). I restanti seggi vengono assegnati alle altre liste. Alla distribuzione dei seggi non sono ammesse le liste e i gruppi di liste di candidati che abbiano ottenuto al primo turno di votazione meno del 3% dei voti validi e che non appartengano a nessun gruppo di liste che abbia superato la “soglia di sbarramento”.

Comuni sotto i 15.000 abitanti
L’elezione dei consiglieri comunali si effettua con sistema maggioritario contestualmente alla elezione del sindaco. Ciascuna candidatura alla carica di sindaco è collegata a una lista di candidati alla carica di consigliere comunale, comprendente un numero di candidati non superiore al numero dei consiglieri da eleggere e non inferiore ai tre quarti. Nelle liste dei candidati è assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi. Il ballottaggio è previsto solo in capo di parità.

Nei Comuni con meno di 5.000 abitanti, l’elettore si trova una scheda molto semplice: l’elenco dei candidati sindaco con accanto al nome e cognome di ogni candidato il simbolo dell’unica lista che lo appoggia. Per i Comuni fra 5.000 e 15.000 cambia solo lo schema della scheda perché è possibile indicare due preferenze, ma in questo caso il sesso del primo candidato deve essere diverso da quello del secondo. 

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione