Abusivi e ‘shadow economy’, aumenta la preoccupazione
Federalberghi lancia l'allarme per la crescita del mercato degli affitti attraverso portali web. Giovanna Scacheri, presidente provinciale: 'Regole uguali per tutti per una sana concorrenza e per garantire ai cittadini un servizio di qualità'
Federalberghi lancia l'allarme per la crescita del mercato degli affitti attraverso portali web. Giovanna Scacheri, presidente provinciale: 'Regole uguali per tutti per una sana concorrenza e per garantire ai cittadini un servizio di qualità'
“Partecipare a questi momenti di incontro e confronto con i colleghi albergatori di tutta Italia – è il commento che arriva da Giovanna Scacheri (nella foto con il presidente nazionale di Federalberghi, Bernabò Bocca) – è fondamentale, è un’esperienza professionale e di vita associativa che porta con sé una condivisa identità di fini e di vedute. In questo particolare momento, gli associati di Federalberghi dovranno essere più che mai uniti per individuare le azioni comuni più efficaci per combattere il preoccupante problema dell’abusivismo. Le norme per una sana concorrenza devono essere uguali per tutti, per rispetto non solo degli imprenditori regolari del settore, ma anche degli utenti, dei cittadini – conclude Giovanna Scacheri – che hanno diritto a regole chiare e servizi di qualità”.
L’assemblea di Federalberghi si è articolata in due sessioni: la prima con la riunione riservata ai presidenti delle associazioni territoriali in cui è stata presentata l’attività della Federazione nel corso dell’anno ed è stato approvato il bilancio di esercizio, poi il convegno che ha analizzata la ‘shadow economy’. “Il sommerso nel turismo ha superato il livello di guardia, determinando gravi conseguenze per i consumatori, per la collettività e per il mercato” afferma Bernabò Bocca, presidente nazionale di Federalberghi commentando i risultati di un monitoraggio che la federazione ha realizzato con l’ausilio della società Incipit Consulting. “Il fenomeno danneggia tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza e che entrambe le categorie sono esasperate dal dilagare della concorrenza sleale che inquina il mercato. In questi giorni – rileva Bocca – il Parlamento sta esaminando un decreto legge che assegna ai portali il compito di prelevare alla fonte la cosiddetta cedolare secca, pari al 21 per cento del prezzo pagato dai clienti degli appartamenti in affitto. Anche se la definizione di un’aliquota agevolata non ci esalta apprezziamo il fatto che sia stato individuato un percorso per garantire il prelievo delle imposte. Va chiarito che si tratta di una soluzione positiva ma non sufficiente, che dovrà essere integrata con altre misure di tutela, ad esempio in materia di igiene e sicurezza, di pubblicità ingannevole e, ancora, in termini di trasparenza.”
In Europa invece come funziona? Lo spiega sempre Federalberghi Federalberghi che cita “cinque buoni esempi da imitare”. Il primo è Amsterdam dove gli appartamenti privati possono essere affittati per non più di sessanta giorni all’anno e non possono ospitare più di quattro persone per volta. A Barcellona chi vuole affittare un appartamento per periodi brevi deve chiedere una licenza e lo stesso accade a Berlino. A Bruxelles può affittare casa per meno di 90 giorni “solo chi rispetta una serie di requisiti rigidissimi e solo con il consenso di tutti i condomini del palazzo”. A Parigi proprietari degli immobili affittati per brevi periodi devono iscriversi in un registro pubblico, dichiarando generalità, indirizzo e caratteristiche dell’alloggio.