Agricoltura, problemi comuni. Ma, da Martina, ognuno per sé
Cia e Confagricoltura da un lato, Coldiretti dall'altro per consegnare a Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, due documenti con richieste di interventi su alcuni dei maggiori problemi aperti nel settore primario
Cia e Confagricoltura da un lato, Coldiretti dall'altro per consegnare a Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, due documenti con richieste di interventi su alcuni dei maggiori problemi aperti nel settore primario
Confederazione italiana agricoltori (Cia) e Confagricoltura di Alessandria, guidate dai presidenti Gian Piero Ameglio e Luca Brondelli di Brondello, hanno anch’esse consegnato una lettera al ministro Martina, ma prima hanno voluto ribadire come “l’agricoltura locale sta attraversando un momento difficile: si vedano le questioni riguardanti le gelate primaverili, l’alluvione di novembre scorso, ma anche i danni da fauna selvatica e la crisi del comparto risicolo. A questi si aggiungono questioni comuni a tutto il Paese, quali le procedure insostenibili per assicurazioni contro le avversità e la domanda grafica Pac (Politica agricola comunitaria)”. I punti critici segnalati vanno dai danni alluvionali ai danni da fauna selvatica, dagli interventi compensativi per le gelate del mese di aprile 2017 alle gravi carenze nelle procedure informatiche riguardanti la domanda grafica Pac, fino alle procedure “insostenibili per le assicurazioni agevolate sulle avversità atmosferiche”. E non sono mancati i riferimenti al grano piuttosto che al riso. In particolare rispetto al comparto risicolo si parla di “drammatica situazione” in cui il “vortice dei prezzi sembra non avere fine: si sono toccati i 20 euro al quintale che coprono appena il 50 per cento dei costi di produzione. Le aziende agricole sono in balia del mercato perché hanno la necessità di vendere il prodotto per liberare i magazzini e far fronte alle esigenze di liquidità. Occorre dare delle risposte. Non serve fare polemiche, ma è opportuno lavorare per trovare una soluzione comune che dia segnali già in questa campagna. Si apprezza l’impegno del Ministro per portare avanti sia la clausola di salvaguardia sia l’impegno sull’etichettatura. Per quanto riguarda l’etichettatura occorrerà porre attenzione a come sarà concretizzata per dare l’assoluta chiarezza al consumatore sulla reale provenienza del prodotto. Il provvedimento però potrà fornire efficaci risultati in tempi lunghi. Nell’immediato è necessario trovare unitariamente altre soluzioni che permettano di salvaguardare le aziende”.
Ascoltate le ragioni degli agricoltori, Maurizio Martina ha risposto che “il governo sta lavorando su tutti i fronti, con una particolare attenzione per la questione etichettatura del grano e del riso”. Poi dopo le foto di rito, ha iniziato l’incontro elettorale.