Nuove aziende crescono, più attente a marketing e ambiente
La Cia (Confederazione italiana agricoltori) sostiene le startup nel settore primario. L'opportunità è rappresentata dalle risorse del Piano di sviluppo rurale. Due nuove realtà e un positivo esempio di ricambio generazionale
La Cia (Confederazione italiana agricoltori) sostiene le startup nel settore primario. L'opportunità è rappresentata dalle risorse del Piano di sviluppo rurale. Due nuove realtà e un positivo esempio di ricambio generazionale
La Cia ha deciso di aprire in tutte le sedi (Alessandria, Acqui, Casale, Novi, Ovada e Tortona) il servizio di consulenza per “stimolare le aziende agricole a diventare imprese a tutto tondo, valutando sia gli investimenti, sia i capitali”. Le novità cominciano a non mancare. Due progetti sono in fase di attuazione proprio in queste settimane. Il primo è quello di Caterina Ferrario che a Cremolino ha rilevato un’area in stato di abbandono di circa sei ettari complessivi, di cui tre a vigneto e gli altri dedicato allo sviluppo di due differenti attività: un microbirrificio e l’apicoltura. Due giovani di Torino hanno scelto di lasciare il capoluogo regionale e in frazione San Lorenzo di Vignale hanno acquistato un cascinale abbandonato con l’obiettivo di aprire una attività di agricolturismo e una piccola cantina dove mescolare vino, arte e natura per fare vita a una proposta fuori dagli schemi tradizionali.
Un altro esempio, non di nuova azienda, bensì di ricambio generazionale, arriva da Ponzone con i fratelli Mariangela, Fedele e Francesco Lauria che hanno preso le redini dell’azienda fondata dal padre alla fine degli anni Novanta e hanno modificato la gestione imprenditoriale, curando l’intera filiera produttiva dei formaggi da latte caprino. Da poche unità di capre, oggi la ‘San Lorenzo’ ha quasi trecento capi, punta a una quarantina di prodotti fra formaggette, tronchetti caprini, tomette, piramidi, lingotti. Attenta all’ambiente (“C’è un impianto fotovoltaico che permette di utilizzare energia pulita per il lavoro di tutti i giorni, utilizziamo acqua di sorgente per gli animali, siamo a 640 metri di altezza dove le capre hanno a disposizione prati buoni e incontaminati”), l’azienda ha avviato anche un percorso di diversificazione con un agriturismo. “Una fattoria didattica, da un lato, e una esperienza ‘agrisociale’, dall’altro sono le nuove, prossime sfide” annuncia Mariangela.