Alessandria, la provincia più rosa
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Alessandria, la provincia più rosa

Si attesta al 23,5 per cento la quota di imprese al femminile in provincia. Nonostante una contrazione dello 0,8 per cento nel 2016, la componente resta quella più elevata in Piemonte rispetto al totale delle imprese iscritte alla Camera di Commercio

Si attesta al 23,5 per cento la quota di imprese al femminile in provincia. Nonostante una contrazione dello 0,8 per cento nel 2016, la componente resta quella più elevata in Piemonte rispetto al totale delle imprese iscritte alla Camera di Commercio

ECONOMIA E LAVORO – Alessandria è la provincia con il numero più alto di imprese al femminile in rapporto al totale di quelle iscritte al Registro camerale. Nello scorso anno è stata registrata una contrazione delle iscrizioni, come peraltro è avvenuto per tutte le imprese, però il dato finale consente di definire l’Alessandrino come il territorio più rosa del Piemonte. È quanto emerge dal rapporto annuale diffuso da UnionCamere Piemonte. Nel 2016, il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ha registrato la nascita di 7.396 imprese femminili, a fronte delle 7.535 che hanno, invece, cessato l’attività (al netto delle cancellazioni d’ufficio): il saldo è negativo per 139 unità, pari a una contrazione del tasso di crescita del -0,1 per cento. Ma l’analisi territoriale consente di mettere in luce il ‘bicchiere mezzo pieno’ che per Alessandria significa una componente femminile che si attesta al 23,5 per cento del sistema imprenditoriale. Segue Asti con il 23,1 per cento. Il tasso di crescita positivo, invece, appartiene solo alle province di Novara, Torino e Verbano Cusio Ossola, mentre la contrazione del tessuto imprenditoriale femminile è pari a -1,3 per cento ad Asti, con Alessandria e Biella che fanno i conti entrambe con un – 0.80 per cento.

Oltre un quarto delle quasi 98.000 imprese in rosa (rappresentano il 22,3 per cento delle imprese complessivamente registrate in Piemonte) operano nel campo del commercio e seguono, solo a distanza, agricoltura (15,2 per cento delle realtà imprenditoriali), servizi alla persona (11,4 per cento), alloggio e ristorazione (9,6 per cento) e immobiliari (7,4 per cento).

L’imprenditoria femminile piemontese manifesta comunque “una maggiore vivacità, sia in termini di natalità (tasso del 7,5 per cento, a fronte del 6 per cento, registrato per il totale delle imprese), sia di mortalità (tasso del 7,6 per cento, contro un 6,1 per cento)” rileva lo studio di UnionCamere. Rispetto alla dinamica dei principali settori di attività delle aziende ‘in rosa’, viene segnalata la contrazione degli stock del commercio (-1,2 per cento) e dell’agricoltura (-1,9 per cento), cui si contrappongono gli sviluppi registrati nelle attività dei servizi (+1,8 per cento) e in quelle legate al turismo (+1,6 per cento). “Rispetto alla forma giuridica – si legge più avanti – si registra una maggiore concentrazione di ditte individuali, che rappresentano circa il 68 per cento delle realtà guidate da donne, a fronte di una quota del 57 per cento osservata a livello complessivo regionale. Il 18,7 per cento delle aziende ‘in rosa’ si è costituto nella forma di società di persone (contro il 23,6 per cento per il totale delle imprese), l’11,9 per cento è una società di capitale (contro un 16,9 per cento complessivo); 2 imprese su 10, infine, assumono forme giuridiche diverse dalle precedenti”.

Ferruccio Dardanello, presidente di UnionCamere Piemonte, ricorda poi che in tutte le Camere di commercio piemontesi “sono operativi i Cif, Comitati provinciali per la promozione dell’imprenditoria femminile, che, in collaborazione con enti pubblici e privati, si occupano di sviluppo e qualificazione della presenza delle donne nel mondo dell’imprenditoria, promuovendo azioni per il miglioramento dell’accesso al credito per le imprese femminili, attività di formazione e indagini conoscitive per analizzare le dinamiche che caratterizzano il legame donna-impresa”. Il Cif della Camera di Commercio di Alessandria è composto da Barbara Paglieri, presidente (in rappresentanza dell’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda; Patrizia Gualeni (in rappresentanza di Unione Artigiani Cna per il settore Artigianato); Raffaella Balza (in rappresentanza di Confindustria Alessandria per il settore Industria); Vincenza Battegazzore (in rappresentanza del Consiglio camerale); Maria Teresa Taverna (in rappresentanza di Confagricoltura Alessandria per il settore Agricoltura); Gisella Buvoli (in rappresentanza del settore Credito); Alessandra Rivera (in rappresentanza di Confcooperative Alessandria-Asti e Lega Coop Piemonte per il settore Cooperative); Cristina Vignolo (in rappresentanza delle associazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil); Manuela Ulandi (in rappresentanza di Confesercenti Alessandria per il settore Commercio).

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