Scuola-lavoro, ora tocca alle imprese
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Scuola-lavoro, ora tocca alle imprese

Firmato il Protocollo di intesa fra Camera di Commercio e Ufficio scolastico provinciale, mentre è operativo il registro online (l'iscrizione è gratuita). “Un impegno sociale per costruire insieme le competenze per il mondo del lavoro”

Firmato il Protocollo di intesa fra Camera di Commercio e Ufficio scolastico provinciale, mentre è operativo il registro online (l'iscrizione è gratuita). ?Un impegno sociale per costruire insieme le competenze per il mondo del lavoro?

ECONOMIA E LAVORO – La Camera di Commercio di Alessandria e l’Ufficio scolastico provinciale hanno firmato un protocollo di intesa per favorire l’alternanza scuola lavoro. L’intesa arriva dopo quelle, firmate ormai mesi fa, dallo stesso Ufficio scolastico prima con Confindustria Alessandria e poi con Confagricoltura Alessandria. Adesso arriva l’atto che sancisce in modo ufficiale il ruolo dell’ente camerale perché la legge di riforma ha assegnato alle Camere di Commercio un compito specifico sul tema dell’incontro della domanda e dell’offerta di formazione e lavoro. Risale invece a dicembre l’istituzione a livello nazionale del Registro per l’alternanza scuola lavoro, la cui iscrizione, gratuita, avviene online accedendo al portale nazionale scuolalavoro.registroimprese.it. Si possono iscrivere le imprese, ma anche enti pubblici, ordini professionali, associazioni private disponibili a ospitare studenti per l’alternanza scuola lavoro. Oggi alcuni tasselli del puzzle si stanno completando benché l’innovazione dell’alternanza sia prevista dalla legge sulla ‘buona scuola’ del 2015 e sia entrata in vigore con l’anno scolastico 2015-2016. Sono previsti, per il triennio delle scuole superiori, percorsi formativi di duecento ore per i licei e quattrocento per gli istituti tecnici e professionali.

Con il Protocollo la strada è in discesa? Non proprio. Per svolgere l’alternanza scuola lavoro è necessaria una intesa diretta tra impresa e scuola. Il registro serve per avere una banca dati subito disponibile, mentre le Camere di Commercio, come quella di Alessandria, possono e devono svolgere un ruolo di mediazione, informazione e sostegno anche per la parte più strettamente formativa. Gli istituto scolastici potranno individuare “i soggetti disponibili a collaborare per l’attivazione di percorsi e costruire progetti formativi” attraverso il registro che però è al momento “una scatola vuota”. Lo conferma lo stesso presidente alessandrino, Gian Paolo Coscia. “Su sei milioni di imprese italiane iscritte alle Camere di Commercio, sono pochissime – dice – quelle che hanno già aderito al registro. Ad Alessandria sono una decina, a Genova una quindicina, a Roma praticamente nessuna”. Se è vero, come rileva Monica Faggionato dell’Ufficio scolastico provinciale (il dirigente è Franco Calcagno), che “non esiste l’obbligo di registrarsi”, è altrettanto vero che “è un impegno sociale per costruire insieme le competenze per il mondo del lavoro”. Nell’arco di tre anni sono quasi diecimila gli studenti delle tre ultime classi delle superiori che in provincia di Alessandria dovranno svolgere le ore di alternanza. 

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