Telecity: braccio di ferro con i sindacati sugli esuberi
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
21 Gennaio 2017
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Telecity: braccio di ferro con i sindacati sugli esuberi

Slc Cgil, l'Associazione Stampa Subalpina Associazione ligure dei giornalisti annunciano una mobilitazione. L'azienda "Costi diventati insostenibili"

Slc Cgil, l'Associazione Stampa Subalpina Associazione ligure dei giornalisti annunciano una mobilitazione. L'azienda "Costi diventati insostenibili"

CASTELLETTO D’ORBA – Fuori della storica sede di Castelletto d’Orba le cose sembrano tutto sommato uguali a una settimana fa. Eppure l’annuncio dei vertici è di quelli che stravolgono le prospettive di un azienda. Telecity è in crisi. La notizia era nell’aria da tempo, in più c’è solo la conferma. L’azienda, nel corso di un vertice che si è tenuto con i sindacati ha prospettato la necessità di almeno 60-70 licenziamenti distribuiti tra Piemonte, Liguria e Lombardia. “In quattro anni – spiega Emo Molinari, storico collaboratore del patron, Giorgio Tacchino – abbiamo fatto sforzi enormi e siamo sempre riusciti a pagare gli stipendi, anche con l’esposizione personale dei soci. Continuare su questa strada, però, è insostenibile, serve una soluzione diversa”. I sindacati, visti i numeri della possibile sforbiciata, sono rimasti basiti. Marco Sali, segretario Slc Cgil di Alessandria, coi colleghi dell’Associazione Stampa Subalpina e Associazione ligure dei giornalisti, annuncia la mobilitazione. “I tagli sono inaccettabili. Daremo il via a ogni azione per tutelare l’attuale livello occupazionale e potenziare il prodotto editoriale, che da anni segnaliamo come inadeguato in ogni sede”.

Tra le varie sedi di Telecity, il numero maggiore dei dipendenti lavora a Castelletto d’Orba e Milano. Sono soprattutto tecnici, ma nella sede dell’Ovadese ci sono anche impiegati, visto che la corposa parte amministrativa viene gestita lì. Le cause della crisi? Quelle che stanno mettendo in difficoltà tutte le realtà editoriali: il calo vertiginoso degli introiti pubblicitari, la concorrenza del digitale terrestre. Abbiamo retto finché si è potuto” dice Molinari. Tuttavia, i sindacati sono convinti del fatto che ci fossero gli spazi per proseguire con gli ammortizzatori sociali. Per questo ci si prepara al braccio di ferro. 

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