Telecity, a rischio licenziamento quasi 70 dipendenti
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Telecity, a rischio licenziamento quasi 70 dipendenti

L'annuncio durante una assemblea sindacale nella sede di Assago. Mobilitazione sindacale dalla prossima settimana. L'emittente ha 140 dipendenti e opera su cinque sedi

L'annuncio durante una assemblea sindacale nella sede di Assago. Mobilitazione sindacale dalla prossima settimana. L'emittente ha 140 dipendenti e opera su cinque sedi

ECONOMIA E LAVORO – Licenziamento collettivo per 60/70 dipendenti di Telecity, Telestar e Radiocity. I dipendenti totali sono 140 e operano nelle sedi di Assagno, Alessandria, Castelletto d’Orba, Genova e Milano. “In questo momento non si sappiamo ancora dove sono concentrati gli esuberi e quali sedi chiuderanno. Aspettiamo di leggere la procedura”. Marco Sali, segretario generale della Slc Cgil, commenta con queste parole l’esito dell’assemblea che si è svolta ad Assago fra l’editore, la Slc Cgil, l’Associazione Ligure dei Giornalisti e la Stampa Subalpina di Torino.
Slc-Cgil, la Rsu, l’Associazione Ligure dei Giornalisti e Stampa Subalpina hanno contestato la decisione “dal momento che l’azienda avrebbe ancora lo spazio per poter proseguire con gli ammortizzatori sociali”. Inoltre le organizzazioni sindacali hanno chiesto “chiarezza sul piano industriale futuro e sulla gestione dell’azienda stessa. Le preoccupazioni – spiega Sali – riguardano anche la tempistica dal momento che, per stessa ammissione della società, una misura così traumatica garantirebbe solo sei mesi di sopravvivenza legati all’impegno temporaneo della concessionaria di pubblicità nella trasmissione Diretta Stadio su 7Gold. Abbiamo anche chiesto che anche nell’ipotizzato caso di cambio dell’appalto “il committente 7Gold si faccia garante della continuità occupazionale. Dopo anni di sacrifici dei dipendenti, che dal 2012 sopportano gli ammortizzatori sociali in percentuale elevata, riteniamo inaccettabili – dice sempre il segretario della Slc Cgil – le misure prospettate dall’azienda e per questo motivo annunciano fin da ora la mobilitazione dei dipendenti e tutte le iniziative finalizzate alla tutela dell’attuale livello occupazionale e al potenziamento del prodotto editoriale la cui inadeguatezza è sempre stata evidenziata in ogni sede di trattativa negli ultimi cinque anni”. La procedura di licenziamento collettivo sarà formalizzata alle organizzazioni sindacali la prossima settimana.
 
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