Ovada-Alessandria: un progetto per riattivare la linea
Il piano dovrebbe essere definito nei prossimi giorni. "Ci lavoriamo da tre mesi, è un progetto serio - dice il sindaco di Ovada, Paolo Lantero -. A sviluppare lidea è stata Saamo, con il suo amministratore Franco Piana"
Il piano dovrebbe essere definito nei prossimi giorni. "Ci lavoriamo da tre mesi, è un progetto serio - dice il sindaco di Ovada, Paolo Lantero -. A sviluppare l?idea è stata Saamo, con il suo amministratore Franco Piana"
OVADA – Il passaggio dal treno agli autobus sostitutivi non è mai stato digerito completamente dai pendolari (soprattutto studenti e lavoratori) della linea Ovada-Alessandria, privati del servizio ferroviario a partire dal giugno del 2012. Da allora sono transitati solo merci, spesso provenienti da Genova e diretti verso il Piemonte e la Lombardia. Negli ultimi tempi, però, qualcosa si è mosso per provare a ripristinare il servizio destinato ai passeggeri. “Ci lavoriamo da tre mesi, è un progetto serio – dice il sindaco di Ovada, Paolo Lantero -. A sviluppare l’idea è stata Saamo, con il suo amministratore Franco Piana. Il progetto prevede che la tratta Ovada-Alessandria sia coperta con un servizio integrato di autobus, svolto proprio da Saamo, e treni, tra le due e le tre coppie al giorno, negli orari di punta, la cui gestione sarebbe affidata a una società che si occupa di logistica e trasporto su ferro, con costi valutati sostenibili. Non è tempo di svelare il nome, posso solo dire che ha all’attivo altre esperienze: abbiamo già avviato i contatti, sono in fase avanzata. E, allo stesso tempo, abbiamo verificato con gli uffici della Regione che il progetto fosse percorribile dal punto di vista tecnico. Così è, anche per la concessione del ramo ferroviario”.
L’obiettivo di Palazzo Delfino, unito agli altri Comuni dell’Ovadese in questa “campagna”, è quello di riuscire a coprire la tratta con servizio integrato di autobus, svolto proprio da Saamo, e treni, tra le due e le tre coppie al giorno, negli orari di punta, la cui gestione sarebbe affidata a una società che si occupa di logistica e trasporto su ferro, con costi valutati sostenibili. “Abbiamo già avviato i contatti – prosegue Lantero senza svelare il nome dell’azienda -, sono in fase avanzata. E, allo stesso tempo, abbiamo verificato con gli uffici della Regione che il progetto fosse percorribile dal punto di vista tecnico. Così è, anche per la concessione del ramo ferroviario”. Ora bisognerà completare la proposta, compito affidato a Gianpiero Sciutto, nuovo amministratore di Saamo, per poi presentarla in Regione, che dovrà dare l’ok e accettare di coprire il costo dell’operazione. Da tempo l’assessore Balocco ha inserito la linea tra quelle destinate alla riesumazione – “l’ha definita una priorità” dice il consigliere Walter Ottria, nella commissione Trasporti – e adesso avrà la possibilità concreta per dimostrare di voler passare dalle parole ai fatti.