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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
6 Gennaio 2017
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Videosorveglianza: c’è chi lancia la raccolta firme

"Non vogliamo fare polemica - spiega il referente cittadino di Fratelli d'Italia - ma la questione esiste e va affrontata". E spunta la proposta di una tassa di scopo per le telecamere

"Non vogliamo fare polemica - spiega il referente cittadino di Fratelli d'Italia - ma la questione esiste e va affrontata". E spunta la proposta di una tassa di scopo per le telecamere

 OVADA  – “Certo che, se ci fossero almeno alcune telecamere, ora si potrebbe risalire alla targa dell’auto o avere qualche indizio in più. Invece, niente. E’ un peccato che una città che tanto si prodiga per attirare turisti con eventi e iniziative poi scivoli sulla sicurezza dei suoi cittadini”. Il pensiero, espresso qualche mese fa da Barbara Gallo, vittima della rapina nel negozio di borse “Il chiosco di Ovada” nella centralissima via Cairoli, riassume quello che un numero crescente di cittadini reclama: maggiore tutela della proprietà privata a fronte di un numero di episodi in crescita negli ultimi mesi del 2017. Prova a coordinare la protesta Angelo Priolo, volto di Fratelli d’Italia in città, che annuncia una raccolta firme sul tema. “Ho in programma – spiega – di organizzare un incontro. L’idea sarebbe quella di individuare referenti per la raccolta divisa in quartieri. Non vogliamo fare polemica su un argomento sul quale sono già state spese tante parole ma avere un atteggiamento propositivo”. Obiettivo ultimo la nascita di una rete di video sorveglianza. “Magari – spiega lo stesso Priolo – arrivandoci anche grazie all’individuazione di una tassa di scopo. Penso che molto cittadini, interrogati sull’argomento, darebbero il loro benestare a una piccola spesa se si tratta di maggior tutela”. 
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