Comune e Casa di carità: al via due progetti educativi per i giovani
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Redazione Ovadese  
21 Dicembre 2016
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Comune e Casa di carità: al via due progetti educativi per i giovani

La “strana” alleanza tra Comune e Casa di Carità sul fronte della lotta alla dispersione scolastica è nata quasi per caso con due progetti sviluppati su binari paralleli. Si chiama “Vitamina” il progetto messo a punto da Palazzo Delfino. L'ente di via Gramsci, invece, propone “L’orto dei talenti”

La ?strana? alleanza tra Comune e Casa di Carità sul fronte della lotta alla dispersione scolastica è nata quasi per caso con due progetti sviluppati su binari paralleli. Si chiama ?Vitamina? il progetto messo a punto da Palazzo Delfino. L'ente di via Gramsci, invece, propone ?L?orto dei talenti?

OVADA – Lavoro di gruppo, supporto per permettere agli studenti di valorizzare a pieno le loro potenzialità, interazione con i ragazzi più grandi di loro che passino “i messaggi giusti” in maniera più efficace di quanto professori e adulti in genere potrebbero fare. La “strana” alleanza tra Comune e Casa di Carità sul fronte della lotta alla dispersione scolastica è nata quasi per caso con due progetti sviluppati su binari paralleli. Il risultato, ottimo per la città, è un duplice finanziamento della Compagnia di San Paolo di quindici mila euro nell’ambito del programma “Kit – Montiamo assieme il nostro futuro”. Si chiama “Vitamina” il progetto messo a punto dal Comune. “L’abbiamo pensato – precisa Elena Marchelli, consigliere alla Politiche Giovanili di Palazzo Delfino – per i ragazzi di elementari e medie. Vogliamo motivare allo studio attraverso attività ludiche ma educative”. Teatro e laboratori espressivi, sviluppo della creatività, introduzione alla lettura e supporto specificamente dedicato ai genitori. 

“Le attività – prosegue Marchelli – si terranno nello spazio Jovanet di via Sant’Antonio. Tutto questo è stato realizzato anche con l’aiuto delle volontariato, associazioni come “Sentiero di parole” e “Sentirsi per stare bene” già attive da tempo su questi temi”. Coinvolte anche “Due sotto l’ombrello” e “Photo 35”. Parte invece da qualcosa di molto concreto “L’orto dei talenti”, la proposta della Casa di Carità. “Gli allievi più a rischio di abbandono della scuola, o con risultati insufficienti – spiegano la direttrice Marisa Mazzarello e la docente Elena Gualco – saranno coinvolti nel lavoro sullo spazio agricolo creato accanto all’Istituto Barletti di via Voltri e di norma utilizzato dagli studenti dell’indirizzo agrario. Perché l’orto? Rappresenta un’attività multidisciplinare: non solo lavoro manuale ma anche marketing e creatività”. I laboratori dei talenti diventeranno anche uno strumento per conoscere attivamente professioni diverse. Gli “educatori”, scelti tra i ragazzi delle III classi, saranno formati attraverso un percorso di formazione guidato dagli operatori del Consorzio Servizi Sociali. Elaborare esperienze di riutilizzo dei materiali e coltivare i principi della legalità, con l’ausilio del presidio cittadino dell’Associazione Libera, sono gli altri obiettivi qualificanti del progetto. Durante tutto lo svolgimento sarà attivato presso il centro della Casa di Carità lo sportello accoglienza dedicato a entrambi i progetti, dedicato sia ai ragazzi che alle loro famiglie. Ai quest’ultime verranno offerti momenti di confronto e approfondimento sulle questioni educative, nonché l’orientamento per individuare il percorso scolastico più adeguato al termina della scuola media.
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